La bufala della revoca della scorta a Roberto Saviano
A distanza di qualche mese dalle polemiche, si torna a parlare della scorta dello scrittore Roberto Saviano. Nella giornata di oggi, un articolo pubblicato dal sito Il24.it e firmato dal giornalista Arnaldo Capezzuto ha fatto riesplodere il caso sostenendo che l'ufficio che si occupa della valutazione e assegnazione delle scorte starebbe pensando di togliere la protezione a Saviano.
"Alla luce delle norme contenute in due decreti legge a supporto della manovra finanziaria approvati nell'ultimo Consiglio dei ministri e i cui testi devono però ancora essere resi noti si apprende una profonda modifica dei criteri di assegnazione della protezione. Sarà costituita, infatti, una task force per la revisione della spesa erogata per le auto e gli equipaggi di scorta", si legge nel pezzo.
Inoltre, stando ad alcune indiscrezioni dal Viminale sarebbe "cessato l'imminente pericolo di ritorsioni, attentati e vendette da parte dei boss della camorra nei confronti dello scrittore partenopeo. Con la disarticolazione della cosca dei Casalesi e l'arresto di tutti i boss, luogotenenti e killer, Saviano, non correrebbe più rischi per la sua incolumità".
La Mobile di Napoli, secondo Il24.it, in una relazione avrebbe rilevato che non persiste "alcun rischio sicurezza" per Saviano dunque potrebbe essere tolta la scorta e che "c'è da aspettarsi possa essere declassata in vigilanza saltuaria".
In realtà, sia fonti del Viminale che lo stesso Saviano smentiscono questa ricostruzione e affermano che "non ci sono novità o decisioni di alcun tipo". Lo scrittore ha confermato Fanpage.it che quella diffusa da Il24.it è una "fake news" e che "Pisani (l'ex capo della squadra Mobile di Napoli finito al centro di polemiche dopo alcune dichiarazioni sulla mancata scorta a Saviano risalenti a oltre 10 anni fa, ndr) durante il processo per le minacce aveva detto che non era stata fatta alcuna valutazione".