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La bufala della Fornero andata in pensione a 59 anni con 18.000 euro al mese

Durante le feste natalizie su Twitter è diventato molto virale un tweet pubblicato da Camilla Nizzoli contro l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. In realtà, contrariamente a quanto sostenuto dall’utente, l’ex ministro non è andata in pensione a 59 anni con 18000 euro al mese ma a 70 anni con la normale pensione da docente universitaria.
A cura di Charlotte Matteini
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Durante le feste natalizie su Twitter è diventato molto virale un tweet pubblicato da Camilla Nizzoli contro l'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. Nel tweet, Nizzoli sostiene che la madrina della riforma pensionistica tanto avversata dalla Lega di Matteo Salvini sarebbe andata in pensione a soli 59 anni con 18.000 al mese e che al momento prenderebbe 6.500 euro a ospitata televisiva "per spiegare che non ci sono soldi per andare in pensione".

Nel tweet divenuto virale e immediatamente debunkato da molti utenti social si legge:

Tizia è andata in pensione a 59 anni.

Tizia ha una pensione di 18.000 euro al mese.

Tizia va spesso in tv.

Tizia spiega che noi dobbiamo andare in pensione a 70 anni perché "non ci sono soldi".

Tizia per dircelo prende 6.500 euro a puntata.

Ecco Tizia.

In realtà, il tweet pubblicato dalla Nizzoli è totalmente fuorviante e contiene informazioni che in nessun modo riguardano l'ex ministro Fornero, andata in pensione a 70 anni nel maggio scorso. Ad essere andato in pensione a 59 anni con 18.000 euro mensili è stato il professor Carlo Cottarelli, che è anche il titolare del breve spazio televisivo a "Che tempo che fa" da 6500 euro a puntata. Anche parlando del professor Cottarelli, però, le informazioni vanno contestualizzate: il professor Cottarelli è andato in pensione a 59 anni, è vero, ma l'assegno da 18.000 euro circa viene versato dal Fondo Monetario Internazionale e non dall'Inps.

Come spiegato in un'intervista concessa a Repubblica dall'ex commissario alla Spending Review "nel novembre 2013 il governo Letta mi chiamò a fare il commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica. Accettai e mi dimisi perché se avessi usufruito dell'aspettativa avrei alimentato un conflitto di interessi. Avevo maturato una posizione di carriera e, in base alla regole del Fondo monetario, che non ho certo inventato io, la possibilità di andare in pensione, anche se si trattava di una pensione ovviamente ridotta. Io dissi al Fondo monetario che, per motivi di immagine, sarebbe stato meglio che le pensioni fossero meno alte. Mi risposero che non c'erano ragioni economiche per abbassarle perché i contributi versati erano messi a profitto".

Anche per quanto riguarda l'ospitata a pagamento a Che tempo che fa è necessaria una precisazione. Il compenso percepito da Cottarelli e versato dalla società Officina, controllata al 50 per cento da Fabio Fazio, va interamente all'università Cattolica, che li usa per finanziare borse di studio per giovani ricercatori.

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