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La bozza del piano di riaperture delle Regioni

Nella bozza che le Regioni presenteranno al governo oggi pomeriggio, durante la Conferenza, vengono delineate le regole che i governatori propongono per riaprire le attività. Distanziamento e sanificazione sono ancora le misure chiave, ma si chiede di riaprire i ristoranti la sera favorendo lo spazio esterno.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Le Regioni vogliono riaprire prima possibile le attività economiche chiuse per contrastare la pandemia di Covid. Oggi presenteranno un documento unico al governo Draghi, nella Conferenza Stato-Regioni che si terrà oggi pomeriggio. Alle 11, invece, è iniziato il confronto solo tra presidenti, per valutare gli ultimi aggiustamenti al piano da presentare. Riaprire in sicurezza è l'obiettivo, ma anche velocemente e già dalle prossime settimane. La bozza intitolata "Proposte per la riapertura" si articola in quattro macrocategorie, con alcune ulteriori suddivisioni all'interno: ristorazione; palestre; piscine; cinema e spettacoli dal vivo. Tra le novità più importanti che le Regioni porranno all'attenzione del governo c'è la richiesta di riaprire i ristoranti anche a cena e l'eliminazione del coprifuoco notturno.

Le proposte delle Regioni per riaprire i ristoranti

Sanificazione delle superfici, distanziamento, igenizzazione. Sono queste le chiavi per riaprire i ristoranti secondo la bozza delle Regioni, oltre a favorire l'utilizzo degli spazi esterni dovunque sia possibile. "Le misure di seguito riportate, se rispettate, possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo, che della cena – sottolineano i governatori – Inoltre tali misure possono consentire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening periodico del personale non vaccinato". La richiesta è riaprire i ristoranti a pranzo e a cena e anche nei territori dove il livello di rischio è più alto. E ancora: due metri di distanziamento all'interno e uno all'esterno, consumazione obbligatoriamente al tavolo dopo le 14 e numero chiuso nei locali senza posti a sedere.

Le regole per le riaperture di palestre e piscine

Anche per le palestre le regole fondamentali sono le stesse: sanificazione degli attrezzi e degli ambienti, distanziamento di almeno due metri durante l'attività fisica, ricambio d'aria, spogliatoi con barriere e temperatura all'ingresso (deve essere inferiore ai 37,5 gradi). Anche in questo caso si dice che le misure consentono l'apertura dell'attività anche "in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening periodico del personale non vaccinato". Per le piscine le regole sono simili, con 7 mq d'acqua per persona e dei parametri ben precisi di cloro da utilizzare per disinfettarla.

Come far ripartire cinema, teatri e spettacoli dal vivo

Per cinema, teatri e sale da concerto i punti chiave sono sempre gli stessi: distanziamento (almeno un metro da ogni lato), sanificazione dell'ambiente e igienizzazione delle mani. Niente mascherina quando ci si siede se la distanza è di almeno due metri. In ogni caso, viene specificato nel documento, le misure consentono la riapertura in qualsiasi scenario purché accompagnate da un attestato che indichi il risultato negativo ad un tampone entro 48 ore prima o la vaccinazione contro il Covid.

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