La bozza del nuovo decreto: festivi e prefestivi in zona arancione fino al 15 gennaio
Dal 7 al 15 gennaio resterà in vigore il divieto di spostamento tra Regioni e nei giorni festivi e prefestivi in tutto il territorio nazionale saranno valide le regole della zona arancione. Questo il contenuto della bozza del nuovo decreto, visionata da Fanpage.it, su cui sta discutendo il governo per il contenimento dell'epidemia di coronavirus. Le nuove norme anti-contagio entreranno in vigore il 7 gennaio, il giorno successivo alla scadenza di quelle contenute nel decreto Natale, e vi resteranno fino allo scadere dell'ultimo Dpcm, il 15 gennaio. Ma vediamo ora nello specifico quali saranno le misure per i prossimi 10 giorni.
Il primo articolo della bozza del nuovo decreto, come anticipato, proroga il blocco degli spostamenti interregionali fino al prossimo 15 gennaio, salvo che per ragioni di lavoro, salute o necessità. Rimane comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Ma sono esclusi gli spostamenti verso le seconde case, nel caso queste si trovino appunto in una Regione diversa. Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 7 e il 15 gennaio (quindi il 9 e 10 gennaio) sull'intero territorio nazionale si applicheranno le misure della zona arancione, "ma sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia".
Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, nelle scorse ore aveva anche annunciato: "In questo momento la cosa più importante è l'inasprimento delle soglie, misura che è stata condivisa dalle Regioni. La proposta verrà portata stasera in Cdm. Tutte le valutazioni, compresa quella sulle aree bianche sono sul tavolo ma ne discuteremo al momento opportuno". In altre parole, tra le nuove misure il governo starebbe anche valutando un inasprimento delle soglie con le quali le Regioni entrano in zona arancione o rossa, in modo da facilitare l'introduzione di misure più restrittive per contenere la curva dei contagi.