La battuta di Enrico Mentana a Berlusconi: “Lei è mia figlia, ma è maggiorenne”
Si sono incontrati per caso nel centro storico di Roma: Silvio Berlusconi, a bordo di un'auto blindata, stava lasciando la residenza di palazzo Grazioli quando, tutto all'improvviso, ha imposto l'alt al corteo. Il premier ha notato che, a poca distanza da lui, stava passeggiando Enrico Mentana insieme alla figlioletta, che era a cavalcioni sulle sue spalle. Berlusconi, deciso a salutarlo, è sceso dall'auto e gli si è avvicinato per stringergli la mano, rivolgendo anche una battuta alla bambina: " Ma sei così grande e ancora hai il ciuccio?", le ha detto col sorriso sulle labbra.
Notando poi che la piccola stava giocando con degli stuzzicadenti, ha avvertito Mentana di fare attenzione perché avrebbe potuto farsi del male. Il ghiaccio è rotto: il giornalista del Tg di La 7 ha poi presentato a Berlusconi anche gli altri figli. E mentre il più grande ha stretto la mano al premier, la sorella è stata introdotta nel gruppetto con queste parole: "Anche lei è mia figlia, ma è maggiorenne…".
Pioggia ghiacciata su Berlusconi, che non ha affatto gradito la battuta, anzi si è ammutolito durante attimi di imbarazzante silenzio. Enrico Mentana, per spostare l'attenzione su altro, ha poi chiesto al premier se fosse diretto ad Arcore e il premier ha risposto: "Si, vado ad Arcore". Sorrisi di circostanza e poi i saluti, questa volta definitivi.
Il fortuito incontro tra Berlusconi e Mentana sembra, a tutti gli effetti, una sarcastica barzelletta, che ridesta inesorabilmente l'attenzione sul caso Ruby.
Il premier dovrebbe esserne contento: questa volta, almeno, ci ridiamo tutti su.