E così ieri, a Firenze, hanno scoperto una bandiera usata oggi dai neonazisti nella Caserma dei Carabinieri, una bandiera appesa. Ma diciamolo: è stata una goliardata, non aveva nessun fine politico la bandiera del secondo Reich appesa con la foto di Salvini accanto.
Anche le due studentesse americane stuprate, un paio di mesi fa e sempre a Firenze, erano consenzienti. E poi erano americane, quelle due, e si sa come sono le americane ubriache, gridano "no" e sembra "sì".
E a Massa Carrara, un paio di mesi fa, i 33 carabinieri indagati per reati odiosi come rapporti orali con una ragazza marocchina per cancellare un verbale, e una sevizia a un ragazzo nord africano con un bastone, sono sicuramente invenzioni. Innocenti tutti e 33, ci scommetterei. Poi, 33, erano anche gli anni di Cristo, e chi li accusa è musulmano.
A Genova nel 2001, stessa storia, non successe niente, lo disse anche Fini. I carabinieri si difesero e anzi poi gli dispiacque pure; fu per questo, per non farli più sentire in colpa – poverini – che pochi anni dopo li promossero tutti quanti. Anche il sangue alle pareti della scuola Diaz furono i ragazzini che si erano tolti le crosticine dalle ginocchia a forza di grattarsi per il gran caldo che gli aveva fatto sudare anche le gambe, che le ragazzine di sinistra sudano pure lì perché non si depilano, si sa. E invece le zecche hanno fatto casino per anni, e alla fine era colpa del prurito. Che roba, Contessa.
E poi diciamolo: sopra il letto ognuno appende quello che vuole. La colpa è del giornalista che dalla strada ha sbirciato nella camerata. Io mi chiedo dove andremo a finire, di questo passo. Alla fine era una bandiera neonazista appesa in una Caserma dello Stato italiano, mica un poster di Justin Bieber che invece è pure extracomunitario, no?