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La Alan Kurdi diventa Resq People: nuova nave ong in mare, salperà a giorni

Tra 20 giorni ci sarà in mare una nuova nave civile da soccorso. Si tratta della Res People, della Onlus ResQ People Saving People nata un anno fa: l’imbarcazione, lunga 39 metri, ha già solcato il Mediterraneo centrale per soccorrere i naufraghi, con l’organizzazione tedesca Sea-Eye e il nome di Alan Kurdi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Arriva la Resq People, una nuova nave da soccorso si aggiunge alla flotta civile delle ong nel Mediterraneo. A un anno dalla nascita della Onlus Resq People Saving People a Milano, finanziata anche da migliaia di sostenitori che in questi mesi hanno fortemente creduto nella mission dell'associazione. Si tratta di un'imbarcazione di 39 metri, che è già servita per salvare oltre 900 migranti, con l'organizzazione tedesca Sea-Eye e il nome di Alan Kurdi.

"Abbiamo la nave! Ecco la Resq People", esulta la ong di cui è presidente onorario l'ex magistrato Gherardo Colombo. "Siamo orgogliosi – afferma la ong – di entrare nella flotta civile e di farlo raccogliendo il testimone della Alan Kurdi: grazie agli amici di Sea Eye per il supporto e la collaborazione! La nave cambia nome e organizzazione, la missione rimane la stessa: salvare persone. Abbiamo la nave! E ora avanti tutta, per farla navigare!".

La nave è costata circa 400mila euro, raccolti grazie a oltre 3mila donatori. "A loro vanno i ringraziamenti di Resq – People Saving People, a partire da chi ha fatto piccole donazioni fino ai contributi straordinari come quello dell'Unione Buddhista Italiana, passando per le sponsorizzazioni tecniche di materiale e all'instancabile supporto delle reti delle associazioni e degli amici di Resq sparsi in tutta Italia".

La nave attualmente batte bandiera tedesca e visto che la stagione estiva aumenta il rischio che si verifichino naufragi salperà presto con questa bandiera comunitaria: la cerimonia del varo ufficialmente è fissata per il 29 luglio. L'equipaggio della prima missione è già stato formato, e comprende sia personale marittimo sia umanitario: a bordo, oltre al capomissione e alle figure dei marittimi indispensabili alla navigazione – come comandante, primo e secondo ufficiale, direttore di macchina e macchinisti, marinai – ci saranno un medico e un'infermiera, sei soccorritori (tra i quali due mediatori culturali), una logista per coordinare l'assistenza dei naufraghi a bordo della nave, un cuoco. L'equipaggio proviene da sette nazioni diverse e comprende sia figure di marittimi professionisti assunti per le missioni, sia volontari specializzati.

"Siamo enormemente felici di aver raggiunto questo obiettivo: una nuova nave di soccorso che si unisce alla flotta civile per salvare uomini, donne e bambini che, ogni giorno, rischiano la vita – dichiara il presidente di Resq – People Saving People, Luciano Scalettari – Quest'anno ci sono già state almeno 800 vittime nel Mediterraneo centrale. Una sola sarebbe già troppa. Ecco perché abbiamo fretta di salpare, per dare una speranza in più a chiunque si trovi in pericolo nel nostro mare".

"Napoli, Salerno, Palmi, Reggio Calabria – ha detto il presidente durante una conferenza stampa a palazzo San Giacomo – sono tra le città del Sud che ci hanno fortissimamente sostenuto, fin da subito, con le loro istituzioni locali e con la grande rete solidale della società civile".

"Resq è nata per un motivo molto semplice: chiunque di noi, se stesse rischiando la vita in mezzo al mare vorrebbe una mano tesa in soccorso – ricorda il presidente onorario Gherardo Colombo – Nasce per salvare bambini, donne e uomini, per praticare diritti e tutelare la dignità umana. Siamo felici di poter salpare presto e fare la nostra parte nel Mediterraneo centrale: soccorrere è un obbligo, essere soccorsi un diritto".

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