L’ultima di Bossi: “Monti rischia la vita, perché il nord lo farà fuori”
"Monti rischia la vita, perché il nord lo farà fuori". Sono queste le scioccanti parole con le quali Umberto Bossi ha risposto ai cronisti, che gli chiedevano una battuta sulla possibilità di prolungare il governo Monti anche dopo il 2013. Il leader della Lega nord, a Piacenza per un comizio, ha anche tirato in ballo il suo ex alleato Silvio Berlusconi, col quale sembra essere del tutto svanito il feeling di un tempo: "Monti e Berlusconi? Uno gratta e l'altro tiene il palo"- ha sentenziato Bossi.
Le reazioni del mondo della politica- Le dichiarazioni di Bossi, era facile prevederlo, hanno subito scatenato vibranti polemiche nel mondo politico. Pier Ferdinando Casini, su facebook, ha scritto che "dopo le minacce di stasera a Monti bisogna veramente consigliare a Bossi un piccolo periodo di riposo". Sempre su facebook il capogruppo dell'Idv alla Camera Massimo Donadi accusa Bossi di parlare "come un terrorista". Poi aggiunge: "Non basta giustificarlo perché non sta bene. La Lega smentisca le parole truci che incitano alla violenza". "Umberto Bossi è chiaramente incapace di intendere e di volere"- ha tuonato Francesco Boccia del Partito Democratico.
E Bossi corregge il tiro- Il polverone suscitato dalle sue dichiarazioni ha indotto il senatùr a tornare sulla questione. Dal palco di Piacenza, dove si trovava per un comizio, Bossi ha quindi dichiarato: "Ho minacciato di morte Monti? È Monti che minaccia di morte noi". Poi ha corretto il tiro, sostenendo di aver solamente detto che "Monti nella testa dei padani non è ben visto perché ci porta la povertà e poi anche la mafia" ed accusando i giornalisti (definiti "teste di legno") di aver travisato le sue dichiarazioni.
Bossi vs Mameli- Da Piacenza, però, il leader della Lega nord ha puntato anche il dito contro la proposta di rendere l'inno di Mameli obbligatorio a scuola. Si tratta, nello specifico, di un provvedimento cui sta lavorando la Commissione cultura di Montecitorio, il cui fine, come sostiene la relatrice Paola Frassinetti (Pdl), è quello di "far imparare le parole e il senso dell'Inno, che ha numerosi riferimenti storici". Sul testo c'è il consenso di tutti i partiti, Lega esclusa."Spero che non lo cantino i miei figli"- ha tuonato Bossi dal palco di Piacenza.