L’ombra della ‘ndrangheta sull’anti-Minetti Sara Giudice, indagato il padre
E' Domenico Zambetti, il nome principale emerso dall'indagine che stamattina ha squarciato nuovamente i cieli della Regione Lombardia. L'assessore alla Casa del Pirellone è stato arrestato con l'accusa di aver comprato un pacchetto di voti (40mila preferenze al costo di 200 mila euro) per la sua elezione nelle Regionali 2010 da due esponenti della ‘ndrangheta. Ma gli uomini delle cosce malavitose avrebbero contattato anche Sara Giudice, la cosiddetta anti-Minetti, che contestò duramente la candidatura dell'igienista dentale al Pirellone. I sospetti degli inquirenti riguardano le comunali del 2011, quando la giovane ottenne mille voti, non riuscendo ad entrare a Palazzo Marino per un soffio, dietro solo al candidato sindaco della sua lista Nuovo Polo per Milano, Manfredo Palmeri. Un buon risultando comunque, considerando che Sara era poco più che ventenne e alla sua prima esperienza elettorale. Il fatto è che di quei mille voti, circa 300/400 sarebbero stati comprati dalla'ndrangheta, secondo l'ipotesi accusatoria degli inquirenti.
Indagato il padre, Vincenzo Giudice – Il Corriere della Sera scrive che l'accordo sottobanco sarebbe stato fatto dal padre della giovane, Vincenzo Giudice, ex consigliere comunale ed ex presidente di "Metro Engineering srl, una società della Metropolitana milanese. Il nome dell'uomo, infatti, risulta essere nel registro degli indagati. Giudice senior sarebbe stato avvicinato dai ‘ndranghetisti con la promessa di un pacchetto di "voti certi" per la figlia. In cambio, proprio grazie alle sue funzioni, avrebbe dovuto assicurare ad alcune imprese calabresi appalti sulla metrotranvia di Cosenza. Sara Giudice sarebbe dunque completamente all'oscuro del presunto accordo. Secondo gli inquirenti, infatti uomini della ‘Ndrangheta si sarebbero presentati come un gruppo di imprenditori. La ragazza avrebbe dunque dato loro una generica disponibilità a far entrare le società dei calabresi negli appalti della metrotranvia. Niente soldi, dunque, ma soltanto una promessa.
«Sara sta piangendo da questa mattina, da quando è iniziata a circolare la notizia e io sto impazzendo perché le assicuro che non conosco nessuno dei nomi che stanno circolando» è il primo commento di Vincenzo Giudice alle notizie secondo le quali l'ombra della malavita organizzata avrebbe oscurato la sfidante della Minetti. «Dicono – spiega il padre – che Sara era inconsapevole ma posso assicurare che anche io ero inconsapevole. Quei personaggi di cui si parla io non li ho mai conosciuti e non li ho mai visti».
Chi è Sara Giudice? – Sara Giudice, 25 anni, iscritta a Forza Italia a 18, laureata allo Iulm e consigliere di zona dal 2006. Il suo nome sale alla ribalta nel 2010, dopo aver letto i nomi del listino bloccato del Pdl per il Pirellone. «Cosa c’entrano le soubrette con il consiglio regionale della più importante regione d’Italia?». Il riferimento tutt'altro che casuale è a Nicole Minetti, ex ballerina di Colorado Cafè e Scorie, ex igienista dentale al San Raffaele, oggi consigliera pidiellina della giunta Formigoni. Sara protesta duramente e chiede le dimissioni della fedelissima del Cav, ora indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile nell'ambito del processo Ruby, attraverso una petizione: «L'impegno di noi giovani viene umiliato con personaggi del genere».