L’Italicum varrà solo per la Camera: c’è l’accordo. Berlusconi: “Deluso da Renzi”
Ore 19.50 – Renzi: "Entro venerdì avremo la legge" – "Non capisco le polemiche di oggi: vediamo se entro venerdì ci sarà legge elettorale, spero che in Parlamento non ci siano ulteriori dilazioni e si approvi la riforma". Lo dice Matteo Renzi nella sua conferenza stampa a Tunisi. "Il fatto che il Senato abbia o meno una norma elettorale è secondario", ha aggiunto il premier. "Oggi abbiamo fatto un importante passo avanti".
Dopo una lunga fase di stallo, sembra sbloccarsi il cammino verso l'approvazione dell'Italicum. A fare il passo decisivo è Silvio Berlusconi, che ha dato di fatto il via libera all'emendamento della minoranza del Partito Democratico, a firma D'Attorre, che limita la portata dell'Italicum alla sola Camera dei Deputati, rendendo inutili dunque gli altri emendamenti, il Lauricella su tutti, che puntavano a far entrare in vigore la nuova legge elettorale solo dopo la revisione del Senato.
Il Cavaliere però, nel comunicare la posizione di Forza Italia, non lesina un rimprovero a Renzi e nella nota si legge: "Prendiamo atto con grave disappunto della difficoltà del Presidente del Consiglio di garantire il sostegno della sua maggioranza agli accordi pubblicamente realizzati. Come ulteriore atto di collaborazione, nell’interesse del Paese, a un percorso riformatore verso un limpido bipolarismo e un ammodernamento dell’assetto istituzionale, manifestiamo la nostra disponibilità ad una soluzione ragionevole che, nel disegnare la nuova legge elettorale, ne limiti l’efficacia alla sola Camera dei Deputati, accettando lo spirito dell’emendamento 2.3. Per il resto, confermiamo integralmente l’accordo pubblicamente realizzato, senza alcun “patto segreto” come maliziosamente insinuato da alcuni organi di stampa. Ribadiamo dunque piena collaborazione su questo piano, e una chiara opposizione sui temi economici e sociali, e su tutto quanto, a partire dalla necessaria riduzione della pressione fiscale e del peso dello Stato, ci rende naturalmente alternativi alla sinistra"
Insomma, a questo punto sembra che la riforma possa procedere spedita, fino ad arrivare ad una prima approvazione nella prossima settimana. Resta da capire cosa succederà nel caso in cui, per un motivo o per un altro, dovessero esserci problemi per la rapida revisione del Senato, con l'incubo di "due distinti sistemi per i due rami del Parlamento". Ma soprattutto restano le tante perplessità dei parlamentari renziani che, come fatto questa mattina da Giachetti, considerano "priva di senso" la limitazione alla Camera dell'Italicum e "fiutano trappole".