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Opinioni

L’Italia è una Repubblica fondata sugli insulti

Dal resoconto stenografico della seduta fiume alla Camera, la ricostruzione del clima in cui il Parlamento sta riscrivendo la nostra Costituzione.
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Come vi abbiamo raccontato, la discussione alla Camera dei deputati del disegno di legge costituzionale Renzi – Boschi ha subito una brusca accelerazione con la decisione, ratificata a maggioranza dal voto dell’Aula, di tenere una seduta fiume, fino alla conclusione delle votazioni sugli emendamenti al testo. Tale scelta è stata duramente contestata dalle opposizioni, che l’hanno ritenuta una forzatura inaccettabile e soprattutto hanno contestato la fretta della maggioranza, determinata, nella loro lettura, solo dalla volontà del Governo di “sbandierare un risultato entro sabato”.

In ogni caso, gran parte della pressione si è spostata sulla Presidenza, che si è trovata a gestire una fase delicatissima, con la necessità di “prendere atto” delle continue e reiterate obiezioni sull’ordine dei lavori, ma allo stesso tempo con il vincolo del voto dell’Aula che “obbligava” a proseguire l’esame degli emendamenti al testo. Si è così determinato un clima surreale, con la situazione che è precipitata intorno alla mezzanotte. E da qui partiamo con il nostro racconto, o meglio, con la trascrizione delle parti “salienti” del resoconto stenografico della Camera dei deputati, che rende bene l’idea delle condizioni in cui sta maturando la riforma della nostra Costituzione.

Siamo alla discussione degli emendamenti all’articolo 36, intorno alla mezzanotte, ed in Aula ci sono solo 284 deputati su 630. Fraccaro (M5S) interviene sull’ordine dei lavori e propone di rinviare a marzo la discussione sull’articolo 15 (che parla dei referendum e del relativo quorum):

È abbastanza triste trovarci ad affrontare questa riforma della Costituzione contandosi sulle dita di una mano e sperando che ci sia il numero legale per far approvare un emendamento o bocciare un emendamento […] un'Aula che sembrava un campo di battaglia, anche nel dare i pareri, Presidente: svogliatezza, tristezza, un campo di battaglia in cui non ci sono vincitori, ma solo sconfitti (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).  […] Allora, Presidente, io vorrei provare a mettere ancora in difficoltà il Partito Democratico, una difficoltà che però va nel senso di aiutare una riforma costituzionale che arranca lungo i binari della dittatura (Commenti dei deputati del gruppo Partito democratico)…per cercare di riequilibrare i poteri che sono così sconclusionati all'interno della riforma disegnata da Verdini, Renzi, Boschi e Berlusconi. Allora, Presidente […] noi proponiamo di votare durante questa farsa di seduta fiume, provare a votare tutti insieme gli emendamenti e accantonare semplicemente un articolo, l'articolo 15, che parla dei referendum, per votarlo insieme al voto finale a marzo, insieme agli ordini del giorno, per prenderci tutti quanti insieme un periodo di tempo, che credo una riforma costituzionale necessiti…

La risposta di Speranza (capogruppo del PD) è una “mezza apertura” (“L'articolo 15 arriverà, non è nella discussione di stasera, non c’è ancora il parere neanche del Comitato dei nove e dovrà essere oggetto di una discussione che questa Camera farà. Ma intanto andiamo avanti, vi chiedo di non tenere sotto scacco quest’Aula), che paradossalmente peggiora la situazione: Scotto (Sel) chiede in cosa si concretizzi tale apertura, mentre Tabacci arguisce che “limitare tutto all’articolo 15 è un errore, “l'idea di fissare un referendum senza quorum è profondamente sbagliata”. Qui va in scena l’ennesimo siparietto, con i grillini Fraccaro e Crippa che interrompono Tabacci, il quale minaccia di uscire:

BRUNO TABACCI. …se non ne volete tenere conto, fate come volete.
Ma scusate, signor Presidente, vorrei capire: anche quando si parla poco si è soverchiati dall'idea che (Applausi dei deputati dei gruppi Per l'Italia-Centro Democratico e Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)… Il vostro fragore è un fragore spesso inutile e vuoto (Applausi polemici dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Allora, io voglio fissare un principio politico preciso (Vivi commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)…

  PRESIDENTE. Onorevoli colleghi ! Onorevole Crippa, onorevole Crippa non assuma quell'atteggiamento perché ne abbiamo sentite di tutti i colori. Sta facendo una critica politica. Onorevole Tabacci, la prego di restare … ecco bene, molto bene

Il siparietto prosegue al momento del tentativo di intervento del leghista Fedriga, con Gianni Melilla (Sel) scatenato:

  MASSIMILIANO FEDRIGA. Grazie, Presidente. Scusi, solo che non riesco …

  PRESIDENTE. Lo so, onorevole Fedriga, però lei mi venga anche incontro (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Onorevoli colleghi, per favore ! Sta parlando un collega, peraltro dell'opposizione. Lasciamolo parlare, grazie.

GIANNI MELILLA. Ma cacciali fuori, questo è il Parlamento !

  PRESIDENTE. Onorevole Melilla, per favore ! La richiamo ! Onorevole Melilla, la richiamo ! Per favore, onorevole Melilla !

  GIANNI MELILLA. Ma chi c…. vi credete di essere ?

  PRESIDENTE. Onorevole Melilla ! Per favore consenta al Presidente (Commenti del deputato Melilla)… Onorevole Melilla, la richiamo all'ordine ! Prego, onorevole Fedriga.

  MASSIMILIANO FEDRIGA. Mi scusi Presidente, ma ho proprio difficoltà (Commenti del deputato Melilla). …

  PRESIDENTE. Onorevole Melilla, l'ho richiamata all'ordine per la prima volta, la devo espellere (Proteste dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà) ! Onorevole Fedriga, prego.

  MASSIMILIANO FEDRIGA. Eh ! Ci provo. Non lo faccio con l'intenzione, come immaginerà.

Giachetti è palesemente in difficoltà, anche perché si moltiplicano le richieste di intervento su ordine dei lavori e richiami al regolamento. Il grillino Bonafede poi attacca: “Io le chiedo se costringere una Camera a lavorare giorno e notte, come i ladri, su una riforma costituzionale può essere considerata corretta dialettica parlamentare (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle e di deputati del gruppo Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale)”. E Sibilia aggiunge: “Troviamo qui sugli spalti una quantità impressionante di telecamere puntate: alle 23.46 non c’è mai stata una televisione in questo palazzo, è una cosa impressionante. Provocazioni continue di un gruppo di maggioranza che, onestamente, signori, non so come definire (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) […] Presidente, questa è una trappola. Noi non siamo dei topi, ci siamo resi conto di quello che è successo: ci state schiacciando, pressando, intimorendo, provocando per farci reagire e domani mattina La Repubblica, il vostro partito, il più grande alleato vostro insieme a De Benedetti, scriverà in prima pagina «gli squadristi del Movimento 5 Stelle», lo sappiamo già, è uno schema già scritto”.

Concetti ribaditi con maggiore veemenza da Roberto Fico: “Io penso che Speranza sia un bugiardo perché rivolta sempre la frittata da due anni in ogni intervento per avere i titoli sui giornali e dice bugie e mente sapendo di mentire ed è disonesto intellettualmente (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) […] Però, vi dico una cosa: più pensate di vincere e più state perdendo, più pensate di vincere e più state perdendo (Applausi dei deputati del gruppo del Movimento 5 stelle), perché state scavando un solco talmente ampio e talmente grande tra queste istituzioni, tra questa nuova Costituzione e i cittadini che vi seppellirà, e vi seppellirà!”.

L’intervento del Presidente della Commissione di Vigilanza scalda gli animi e, mentre vengono esposti cartelli, parte il coro “onestà, onestà”. Giachetti va in “leggerissima difficoltà”:

Colleghi ! Onorevole Scotto, mi scusi, lei vuole intervenire per dichiarazione di voto oppure per richiamo al regolamento (Dai banchi del gruppo del MoVimento 5 stelle si scandisce: «onestà ! onestà !») ? Onorevoli colleghi, benissimo, abbiamo compreso benissimo. Colleghi, onestà vuole che intanto si facciano parlare i colleghi perché non esistono…onorevole Ruocco, la richiamo all'ordine, onorevole Ruocco, la richiamo all'ordine per la prima volta, onorevole Ruocco la espello dall'Aula, la espello dall'Aula ! Onorevole Bonafede, la richiamo all'ordine per la prima volta ! Onorevole Bonafede, la richiamo all'ordine per la seconda volta ! Onorevole Bonafede, la espello dall'Aula ! La finiamo ? Onorevole Bonafede, onorevole Ruocco, siete espulsi dall'Aula ! Vi prego di accomodarvi fuori dall'Aula. Onorevole Ruocco, onorevole Bonafede, per favore…onorevole Di Battista, la richiamo all'ordine per la prima volta…onorevoli colleghi, non potete impedire l'esercizio democratico della parola in quest'Aula ! È un comportamento inaccettabile ! Onorevole Di Battista, la espello dall'Aula ! Onorevole Ruocco ! Sospendo la seduta, in attesa che l'onorevole Ruocco, l'onorevole di Battista e l'onorevole Bonafede siano allontanati dall'Aula. La seduta è sospesa.

Alla ripresa la situazione è addirittura peggiorata, fino a che il tutto degenera:

PRESIDENTE. Prego, onorevole Palese. Presumo sull'ordine dei lavori (I deputati del gruppo Movimento 5 Stelle continuano a battere ritmicamente sui banchi e a scandire: «onestà ! onestà !»). Colleghi per favore, come ho già spiegato, voi dovete consentire…

  ROCCO PALESE. Signor Presidente, qui non si riesce a parlare !

  PRESIDENTE. Onorevole Palese, un attimo… Onorevole Ciracì, stia tranquillo, deve stare molto tranquillo ! Io sto cercando di dare la parola all'onorevole Palese. Onorevole Ciracì, la richiamo all'ordine, la richiamo all'ordine ! Colleghi, è antidemocratico ed io non posso tollerare comportamenti antidemocratici in questa Assemblea.
Non potete impedire a dei vostri colleghi di parlare perché è un comportamento antidemocratico ed io qui dentro sono la sentinella della democrazia, del cuore della democrazia e non vi consento un comportamento inaccettabile (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Vive proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! Quindi, voi dovete consentire, come è consentito a voi, di parlare a tutti quanti ! Onorevole Tripiedi, la espello dall'Aula perché ha tirato un oggetto contro la Presidenza ! Onorevole, è espulso dall'Aula ! […] Qui dentro siamo in democrazia, nessuno può prevalere con la violenza verbale o fisica. Ognuno ha il diritto di parlare e io non smetterò mai di consentire a ciascuno di coloro che sono in quest'Aula di parlare ! Non è accettabile ! Non è accettabile ! Quindi smettetela con questo atteggiamento antidemocratico nell'Aula di Montecitorio, non avete il diritto di compierlo ! Dovete attenervi alle regole e rispettare gli altri come gli altri rispettano voi quando voi parlate e insultate .
Onorevole Palese, provi a parlare, vediamo se ci riusciamo.

  ROCCO PALESE. Presidente, non è possibile parlare così (I deputati del gruppo Movimento 5 Stelle continuano a battere ritmicamente sui banchi e a scandire: «onestà ! onestà !»).

  PRESIDENTE. Voi potete continuare all'infinito e io non sospendo la seduta ! Onorevole Grillo, la richiamo all'ordine per la prima volta. La richiamo all'ordine per la seconda volta. O lei la pianta o io la espello dall'Aula. Onorevole Grillo, oltre all'onorevole Tripiedi, sono espulsi dall'Aula… ce ne occupiamo dopo.
Onorevole Palese, provi a parlare (I deputati del gruppo Movimento 5 Stelle continuano a battere ritmicamente sui banchi e a scandire: «onestà ! onestà !»).

  ROCCO PALESE. Sì Presidente, ma non è minimamente immaginabile che si possa parlare in questa maniera, onestamente (I deputati del gruppo Movimento 5 Stelle continuano a battere ritmicamente sui banchi e a scandire: «onestà ! onestà !»)…

  PRESIDENTE. Non è un problema. Purtroppo mi rendo conto, onorevole.

  ROCCO PALESE. E lo so, però era sull'ordine dei lavori che io volevo intervenire, ma non mi sembra che sia possibile intervenire (I deputati del gruppo Movimento 5 Stelle continuano a battere ritmicamente sui banchi e a scandire: «onestà ! onestà !»)…

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore, colleghi, per favore, se facciamo così io la sospendo subito la seduta.

  ROCCO PALESE. Eh ho capito, ma…

  PRESIDENTE. Prego, onorevole Palese.

  ROCCO PALESE. Sì, ma non siamo nelle condizioni di potere fare un ragionamento (I deputati del gruppo Movimento 5 Stelle continuano a battere ritmicamente sui banchi e a scandire: «onestà ! onestà !»)…

  PRESIDENTE. Onorevole Palese, rispondo a lei sperando che mi sentano altri. Se lei pensa che io di fronte ad una violenza del genere sospenda la seduta, lei non conosce il Presidente che in questo momento presiede. Io non accetterò mai di sospendere la seduta di fronte ad una violenza di questo tipo. Per me i lavori vanno avanti, finché io sono in grado di gestirli. Poi mi devono porre nell'impossibilità di gestirli, ma io non accetterò mai una violenza antidemocratica di questo tipo. Finché si sta qua dentro ogni deputato ha diritto di esprimere la propria opinione. Solo nei tempi fascisti non si poteva esprimere la propria opinione(Vive proteste dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) ! Prego, onorevole Palese. Vada, onorevole Palese.
Ci sono altri che intendono intervenire ? Ha chiesto di parlare l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.

  ARTURO SCOTTO. Calma, calma…

  PRESIDENTE. Onorevole Scotto, provi ad aiutarmi anche lei.

  ARTURO SCOTTO. Allora, io devo fare i complimenti ai colleghi del MoVimento 5 Stelle, che impediscono di parlare anche all'opposizione (I deputati del gruppo Movimento 5 Stelle continuano a battere ritmicamente sui banchi e a scandire: «onestà ! onestà !»), e devo fare i complimenti però al Partito Democratico, per il capolavoro che avete combinato (Proteste dei deputati del gruppo Partito Democratico). Io lo dico così, signor Presidente (Vive proteste dei deputati del gruppo Partito Democratico – Deputati del gruppo Partito Democratico e deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà entrano in contatto fisico)…

  PRESIDENTE. Colleghi, per favore ! Colleghi ! Colleghi, per favore ! Sospendo la seduta.

Alla ripresa, Giachetti comunica l’espulsione di Minnucci (PD) e Airaudo (SEL). E da qui comincerà una lunga sequela di richieste di sospensione, chiusura della seduta, rinvio e, parallelamente, pioveranno durissime critiche all’operato di Giachetti, che verrà più volte “invitato” a lasciare la presidenza. Scotto (Sel), intanto, riassume: “Il mio cuore stasera è sanguinante quando vedo che tra compagni ci si picchia”. Sibilia attacca: “Il MoVimento 5 stelle non ha nessuna intenzione di inserirsi in questo schema che ha visto ieri una aggressione, una rissa, tra un collega del Nuovo Centrodestra e la Lega Nord e oggi, proprio pochi minuti fa, colleghi del Partito Democratico che si prendevano a cazzotti – visti con questi occhi – con i colleghi di SEL. Tutto questo mentre lei, signor Presidente, ci dava dei fascisti. I fascisti, signor Presidente, non urlavano «onestà», non urlavano «onestà» in quest'Aula […] Ve li immaginate Calamandrei, Terracini, Li Causi che nell'Assemblea costituente si prendevano tranquillamente a mazzate?”. Sui padri costituenti, però, insorge Rosato (PD): “Presidente, vorrei dire che tutto questo è avvenuto non a caso, perché c’è un gruppo politico che, in quest'Aula, ha voluto, strumentalmente – nei banchi di Calamandrei, e non in altri banchi – utilizzare come tamburi i banchi di Calamandrei (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico); ha voluto utilizzare strumentalmente la passione per le riforme che in questo Parlamento c’è, e non solo da parte di gruppi di maggioranza (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), ma anche nei gruppi di opposizione, per costruire una gazzara inaccettabile ! Penso che questo sia stata la causa di quello che abbiamo visto in Aula in questi giorni (Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle”.

Nella gazzarra però, c’è qualche parolina di troppo, come spiega la grillina Terzoni:

Un suo collega, con le facce compiaciute di altre deputate del PD, ha fatto delle osservazioni alla nostra collega Carla Ruocco, e spero che lei che non le condivida, perché si tratta di un comportamento, quello sì, fascista. Ha dato più e più volte della donna di strada – per non dire altre parole – alla mia collega (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Quindi sono qui per chiederle di portare la questione in Ufficio di Presidenza e all'esame dei Questori d'Aula. L'onorevole di cui parlo, che di onorevole ha ben poco, si chiama Sanna (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Ma è su Giachetti che si concentrano le critiche dell’opposizione:

ROBERTO FICO. Presidente, telegrafico. Le volevo dire che il gruppo parlamentare del MoVimento 5 stelle, glielo dico anche con dispiacere, in questo momento non si sente garantito dalla sua Presidenza, perché lei ha urlato, in modo aggressivo e violento, «fascisti» a noi in un modo forte e ha scatenato la violenza di PD e SEL, che si sono presi a cazzotti. Adesso io le dico possiamo anche…

  PRESIDENTE. Colleghi per favore. Onorevole Duranti, onorevole Palazzotto, onorevole Blazina, un attimo per favore.

  ROBERTO FICO. SEL è stata aggredita, scusate, il PD ha aggredito SEL. Da qua io vedevo un'aggressione, sono volati un po’ di cazzotti, non ho capito se dal PD a SEL o se da SEL al PD. Non c’è problema.

  PRESIDENTE. Onorevole Melilla, per favore, onorevole Palazzotto, le posso chiedere gentilmente di non….onorevole Fico, la prego di concludere.

  ROBERTO FICO. Allora, possiamo proporre, se lei è d'accordo, una sospensione tecnica sino all'arrivo di un nuovo Presidente, perché il clima non è buono per continuare ad avere l'Assemblea riunita a quest'ora con lei che presiede (Il deputato Sibilia si avvicina ai banchi dei deputati del gruppo Sinistra Ecologia Libertà).

  PRESIDENTE. Onorevole Palazzotto, per favore, onorevole Sibilia, la potrei pregare, per favore, di tornare al suo posto ? Vede, onorevole Fico, il clima come si surriscalda anche non casualmente ? Onorevole Sibilia, la pregherei, per favore di recarsi al suo posto, grazie. […] Onorevole Fico, volevo semplicemente dirle – questo potrà vederlo dal resoconto stenografico – che io non ho detto che siete fascisti, io ho detto che era un comportamento fascista. È un'affermazione forte, però per me è diverso, non mi permetterei mai. Io ho anche spiegato e ho detto che per me dire che un comportamento è fascista è diverso dal dire che siete fascisti.

Tra interruzioni e riprese, la situazione è nello stallo più totale. Arriva la Presidente Boldrini e, poco dopo, entra in Aula anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi (la cui presenza "calmerà" i deputati del Pd, che si asterranno da interventi "provocatori" e attenderanno praticamente in silenzio lo svolgersi degli eventi). La questione ora è legata alla sospensione tecnica e alla riunione del "comitato dei nove", che inizialmente era fissata per le 9 di mattina: dopo un'ora di conciliaboli, brevi interruzioni, richiami al regolamento e tentativi di mediazione, la Boldrini fa riprendere le operazioni di voto sugli emendamenti.

Ma c’è ancora spazio per qualche botta e risposta, con Fraccaro che dà del “dittatore” a Renzi, prima che riprenda il coro “onestà, onestà”. Questa volta ad essere espulsi sono in cinque, tutti del Movimento 5 Stelle: Vignaroli, Spessotto, Brescia, Liuzzi e Scagliusi. Dopo altri 40 minuti di sospensione (sono quasi le 4 del mattino), riprende la discussione. Solo alle 4:35 la Boldrini sospende l'Aula e rinvia alle 10:30. Per oggi va bene così. Cioè, bene…

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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