L’Italia è al secondo posto per le richieste d’asilo in Ue, ma i numeri sono in calo
Nonostante la crisi migratoria, le domande d'asilo in Europa sono in calo: nel primo trimestre del 2016 sono state 287.085, contro le 426mila dell'ultimo periodo dello scorso anno. Secondo i dati diffusi da Eurostat, il paese primo per domande di protezione ricevute continua ad essere la Germania (175 mila, circa il 61%), paese a cui si rivolgono sei profughi su dieci. A differenza del trend generale europeo, tra l'altro, la Germania ha registrato una crescita dell'8% delle domande.
Al secondo posto, nonostante i numeri in calo del 10% tra 2016 e 2015, c'è l'Italia. Nel nostro paese arrivano circa l'8% delle richieste d'asilo: sono state 22.335 nei primi tre mesi del 2016. A seguire ci sono Francia, Austria e Gran Bretagna. A chiedere protezione in Italia sono sopratutto migranti provenienti dal Pakistan (per il 18%, 4.125 domande), Nigeria (3.535; 16%) e Gambia (1.940; 9%).
In generale, in Europa oltre un terzo dei richiedenti asilo sono siriani (36%) e circa l'85% di questi hanno presentato richiesta in Germania. Le altre nazionalità maggiormente rappresentate sono Iraq e Afghanistan (12% ciascuno). Facendo una stima in proporzione con la popolazione degli stati, il tasso più alto di richieste si è registrato in Germania (2.155 per un milione di abitanti) e in Austria (1.619). Dopo, a distanza, c'è Malta (904), Lussemburgo (888), Svezia (790), Cipro (749) e Ungheria (693). I dati più bassi, invece, si trovano in Slovacchia (tre), Estonia (quattro) e Romania (undici).
Secondo i dati Eurostat aggiornati a fine marzo, ci sono oltre un milione di richieste d'asilo ancora in valutazione delle autorità deglis tati europei. Alla fine dello stesso mese del 2015 erano circa 560mila. Anche qui, la quota più rilevante è nelle mani della Germania, con 473mila richieste all'esame (il 47% di tutta Ue), seguita dala Svezia (147.300; 15%), dall'Austria (84.500; 8%), dall'Italia (60.000; 6%) e dalla Francia (42.900; 4%).