Migliaia di operai che rischiano il posto di lavoro, un impianto chiuso e da ripensare completamente, una città in ginocchio, avvelenata per anni ed ora travolta da una crisi senza precedenti, un Governo al lavoro, gli occhi della comunità internazionale e l'azione decisa della magistratura: in poche parole, il disastro dell'Ilva di Taranto. Una situazione complessa, con tanti nodi da sciogliere e la sensazione di un processo di risanamento lungo, tortuoso, pieno di ostacoli, forse destinato a fallire. O forse no. O meglio, decisamente no. Almeno secondo Beppe Grillo che, con il post odierno sul suo blog, dedica una riflessione alla questione ed individua le 3 mosse per risolvere tutto.
Per risolvere la questione dell'ILVA bastano tre mosse:
1 – risanare gli impianti utilizzando il più possibile la manodopera impiegata negli impianti che nella sua totalità sarà comunque stipendiata da Riva
2 – riprendere la produzione di acciaio dopo la bonifica
3 – far sostenere a Riva ogni spesa medica per le persone ammalate e risarcire le famiglie dei morti a causa dell'inquinamento.
Nel caso Riva si rifiuti di contribuire gli verranno espropriati i capitali necessari, l'eventuale differenza per coprire i costi sarà sostenuta dallo Stato. L'ILVA sarà quindi messa all'asta e, in mancanza di offerte private accettabili, nazionalizzata.
Insomma, il "ghe pensi mi" in salsa grillina diventa un "basta poco che ce vò", con la politica dei fatti a 5 stelle che soppianta in un solo colpo mesi e mesi di inutili parole di politica, magistratura, sindacati, giornalisti, operai. Poi vabbeh, poco importa che per risanare gli impianti servano competenze che magari gli operai siderurgici non hanno (visto che svolgono decisamente un altro lavoro). Poco importa che parole come esproprio dei capitali e nazionalizzazione sembrino ai più solo un tentativo populista e demagogico di strumentalizzare una vicenda in cui a "rischiare" sono solo tarantini ed operai. Poco importa che non ci sia nessuna riflessione su tempi, modi, percorsi. Poco importa che una eventuale "nazionalizzazione" comporterebbe altri introiti per quella stessa famiglia Riva che Grillo ritiene responsabile del disastro. Che importa, insomma, quando basta un post di poche righe per risolvere ogni cosa?
Post scriptum – A scanso di equivoci, anche secondo chi scrive le responsabilità della politica da una parte e della famiglia Riva dall'altra sono enormi. Enormi, devastanti e senza giustificazioni. E la magistratura deve necessariamente far luce su eventuali illeciti e violazioni. Ma la propaganda non risolve nulla ed è l'ennesimo insulto alle tante famiglie che stanno pagando. Pagando davvero, altro che chiacchiere e mosse.