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L’idea di Berlusconi: “Per i rom case come quelle per i terremotati de L’Aquila”

In un passaggio del libro di Bruno Vespa, Berlusconi racconta di un colloquio con il leader leghista: “Secondo Salvini, occorre sistemarne quarantamila e non a colpi di ruspe. Mi ha detto: hai fatto in pochi mesi le case per trentamila abruzzesi, non sarà difficile farle per quarantamila nomadi”.
A cura di Redazione
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Non mancherà di far discutere la "proposta" dell'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di migliaia di case prefabbricate, sul modello della New Town di L'Aquila, da riservare alla popolazione nomade. Lo spiega lo stesso Cavaliere, riferendo di un colloquio avuto con il leader della Lega Nord Matteo Salvini, in un passaggio del nuovo libro di Bruno Vespa: "Secondo Salvini, occorre sistemarne quarantamila e non a colpi di ruspa. Mi ha detto: hai fatto in pochi mesi le case per trentamila abruzzesi, non sarà difficile farle per quarantamila nomadi".

Ma nel nuovo libro di Vespa, i cui passaggi essenziali sono stati anticipati in queste ore alla stampa, si legge anche di un "programma concordata", proprio fra Berlusconi, Salvini e Meloni su cui dovrebbe basarsi una nuova alleanza elettorale. Si tratterebbe di alcuni punti essenziali: "Flat tax al 22 per cento, esenzione per i redditi fino a 12mila euro; riduzione della pressione fiscale sotto il 40 per cento, via Irap e imposte di successione; chiusura di Equitalia; contante fino a 8000 euro; moneta nazionale aggiuntiva all'euro il cui valore verrebbe determinato dal mercato; pensione minima a 1000 euro su 13 mensilità (e una non meglio precisata "pensione alle mamme"), separazione delle carriere, stretta sulle intercettazioni, non appellabilità delle sentenze di assoluzione.

La nuova alleanza elettorale dovrebbe essere poi accompagnata da quella che Berlusconi definisce una "crociata per la democrazia, una specie di catena di Sant'Antonio della Libertà per associare su piani distinti politici e società civile". Parole che giungono in un momento di particolare tensione fra i tre leader politici, che nelle prossime settimane saranno chiamati a dipanare la matassa delle candidature per la prossima tornata delle elezioni amministrative, con al voto i cittadini di Roma, Milano e Napoli (tra le altre città).

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