L’allarme del ministro Bray: “Mibac in rosso, non pagava le bollette”

Il Colosseo, al centro di una protesta che l’ha costretto a chiudere nei giorni scorsi, dovrebbe essere salvo. Il Ministero della Cultura ha sbloccato i fondi per i pagamenti degli straordinari arretrati ai lavoratori dei Beni Culturali che appunto avevano causato l’agitazione. Ad annunciarlo è stato lo stesso Mibac che ha acquisito i pareri definitivi e favorevoli di Funzione pubblica e Ragioneria generale dello Stato per la ripartizione del Fondo unico amministrazione 2013. Sono quindi sbloccati i fondi accessori per il personale del ministero che consente le aperture dei luoghi della cultura, compreso il Colosseo. Ma il ministro Massimo Bray ha fatto sapere che al suo ministero i conti sono in rosso da molto tempo. Bray ha infatti spiegato di aver trovato 40 milioni di bollette non pagate.
“Se crolla Pompei non date la colpa a me” – “L’Italia deve capire che cultura e turismo sono straordinarie leve per la ripresa economica e per il lavoro – così si è espresso il ministro mentre lamentava la mancanza di soldi – quando sono arrivato al Mibac ho trovato ottomila bollette non pagate per un totale di 40 milioni di euro. Se non diamo nemmeno luce e riscaldamento al ministero come pensiamo di andare avanti?”. Il ministro ha accennato anche alla questione di Pompei lamentando appunto che è impossibile intervenire se non ci sono risorse: “Voglio vedere – ha affermato Bray – se domani cade qualcosa a Pompei se qualcuno ha il coraggio di dirmi qualcosa”.