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L’affondo di Richetti, il fedelissimo di Renzi: “In politica la parola data conta, è questione di etica”

Durante un discorso tenuto lunedì scorso a Napoli, Matteo Richetti – capo della comunicazione Pd e fedelissimo di ritorno di Matteo Renzi – ha tirato una stoccata al segretario del partito: “Non puoi andare ad Arezzo a dire ‘siccome volevamo abolire il Senato e ci mettiamo la faccia su Banca Etruria, mi candido al Senato ad Arezzo’, poi arrivi a Milano e ‘siccome sono a Milano sfido Berlusconi nel collegio di Milano’. Poi dopo andrà a finire, com’è giusto che vada a finire, che ti candidi a Firenze che è la tua città. Perché non comprendiamo che in politica la parola data, anche su questioni poco rilevanti, conta, in una stagione così complessa?”.
A cura di Charlotte Matteini
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Si erano allontanati, poi si sono riavvicinati, ma a giudicare dalla stoccata tirata da Matteo Richetti a Matteo Renzi i rapporti sembrano essere tornati abbastanza tesi tra il capo della comunicazione del Partito Democratico e il segretario nazionale. Come rivelato da un video diffuso da Tommaso Labate del Corriere della Sera, Richetti sembra non vedere di buon occhio l'atteggiamento politico di Matteo Renzi, considerandolo deleterio in ottica elettorale: "Non puoi andare ad Arezzo a dire ‘siccome volevamo abolire il Senato e ci mettiamo la faccia su Banca Etruria, mi candido al Senato ad Arezzo', poi arrivi a Milano e ‘siccome sono a Milano sfido Berlusconi nel collegio di Milano'. Poi dopo andrà a finire, com’è giusto che vada a finire, che ti candidi a Firenze che è la tua città. Allora mi chiedo, perché non comprendiamo che in politica la parola data, anche su questioni poco rilevanti, conta, in una stagione così complessa?", si domanda Richetti.

"Lunedì scorso, durante un’iniziativa dell’associazione Tempismo democratico andata in scena a Napoli all’antisala dei Baroni del Maschio Angioino, Richetti ha preso di mira Renzi sul presente e sul passato", spiega Labate. "Non puoi nel giro di sei mesi dire che ci vuole il lanciafiamme e provare poi a gestire un governo a tavolino. Ragazzi ma non la saltano neanche i cavalli questa…? Non puoi mandare giù i tuoi due a sistemare le questioni congressuali se hai appena detto che ci vuole il lanciafiamme….", ha proseguito Richetti.

"Ciò che manca è quell’etica della parola data. Se non la ritroviamo….ragazzi, possiamo fare tutta l’azione di governo…", sottolinea Richetti, aggiungendo: "Mi ha fatto molta impressione l’amica dell’Anci che mi ha detto ‘nell’ultimo anno è la prima volta che parliamo di noi”. (…) Quando un partito arriva a questo dato di stanchezza e sfilacciamento abbiamo un problema enorme…. E chi non è consapevole di questo è meglio che cambi mestiere". 

La replica di Richetti via Twitter

A poche ore dalla diffusione del video del discorso "contro Renzi", Matteo Richetti ha replicato su Twitter spiegando che non ci sarebbe alcuna baruffa all'interno del Partito Democratico e di non essere affatto contro Renzi: "Hanno estrapolato le parole all'interno di un discorso di 3 ore e hanno detto che Richetti è contro Renzi. Tranquilli, non è così. Non so se mangerò il panettone – ha ironizzato – Le parole estrapolate, i social che le rilanciano… si chiama campagna elettorale, non la fanno solo i partiti. Noi rimbocchiamoci le maniche e andiamo a vincere le prossime elezioni".

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