Kyenge: “Nel 2014 la riforma della cittadinanza, sì allo ius soli temperato”
È tornata a parlare dello ius soli Cecile Kyenge e per farlo ha scelto il salotto di Radio2 e la trasmissione "Un giorno da pecora". Una breve intervista che è servita però al ministro per l'Integrazione per ribadire la volontà di procedere ad una riforma dei meccanismi per l'ottenimento della cittadinanza, cambiando una legge che porta con se una seria di contraddizioni ed alcune lentezze burocratiche che spesso hanno effetti negativi per i ragazzi nati in Italia che ancora non hanno raggiunto la maggiore età.
"Ci stiamo lavorando, entro i primi mesi del 2014 l'obiettivo è quello di realizzare la riforma", ha spiegato il ministro, chiarendo che "non sarà lo Ius Soli secco degli Stati Uniti o dell'Argentina. Sarà quello temperato, come c'è in alcuni paesi europei”. Uno ius soli temperato, dunque, che per il ministro corrisponde essenzialmente ad una serie di norme che tengano conto "del percorso di integrazione che hanno fatto i genitori. La proposta di legge che avevo presentato richiedeva cinque anni di integrazione".