Kyenge: “Borghezio ha offeso tutti i cittadini, sulla cittadinanza agli immigrati vado avanti”
A margine della presentazione del rapporto della Cna, il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge è tornata a parlare della polemica sul suo lavoro per ampliare il diritto di cittadinanza. Senza risparmiare una considerazione sull'espulsione di Mario Borghezio dal gruppo parlamentare indipendentista al Parlamento Europeo: "È la risposta di una istituzione e anche di una parte della società civile. Da parte mia non ho mai risposto a nessuna provocazione. Lo sbaglio che molte persone hanno fatto è pensare che quelle offese fossero indirizzate a me, che il bersaglio fossi io: ma in realtà sono offese indirizzate a ogni cittadino".
Il ministro ribadisce poi che è sua ferma intenzione continuare a lavorare per un cambiamento del "diritto di cittadinanza dallo ius sanguinis allo ius soli", sia pure nella formulazione più volte specificata nelle scorse settimane. Del resto, si tratta di "una battaglia che deve responsabilizzare" ed il compito del ministro è quello di sensibilizzare la società civile e "portare avanti i diritti di cittadinanza attraverso i compiti che mi sono stati assegnati". Ovviamente resta ferma l'intenzione di procedere al confronto con le altre anime della maggioranza che sostiene il Governo Letta, impegnate in questi giorni in una lunga discussione sulle riforme ed attese a complessi passaggi parlamentari.