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Jobs Act, piano casa e taglio Irpef: ecco le mosse di Renzi

Sussidio universale per chi perde il lavoro, piano casa e aumento in busta paga: ecco i punti più controversi delle proposte che presenterà Renzi nelle prossime ore.
A cura di Redazione
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Fra poche ore il Presidente del Consiglio Matteo Renzi terrà una conferenza stampa centrale nella sua reggenza a Palazzo Chigi. Come annunciato da qualche giorno, infatti, il segretario del Partito Democratico metterà nero su bianco le sue proposte per quel che concerne ambiti fondamentali per la vita quotidiana degli italiani, a cominciare dal lavoro. Del resto, con la disoccupazione che supera il 12% (quella giovanile oltre il 40%), il premier sa che non è più il momento di "brodini caldi", ma occorre un provvedimento in grado di invertire la rotta e "accompagnare il Paese all'uscita della crisi". Prima però occorrerà chiudere la partita sul cuneo fiscale, questione al centro di polemiche ed attacchi preventivi da parte delle parti sociali. Chiarito che l'intervento si concentrerà sull'Irpef, le ultime indiscrezioni sono raccolte da Giuliano Balestreri per Repubblica: "L'idea che verrà presentata in Consiglio dei ministri non passa per il taglio nominale dell'aliquota, ma per l'aumento delle detrazioni fisse: un'operazione che porterebbe l'aliquota marginale a scendere dal 30 al 23%. La proposta prevede di mantenere a 8mila euro la soglia sotto la quale non si pagano le tasse (le detrazioni spettanti infatti azzerano il debito d'imposta) e istituire una detrazione fissa (indipendente dal reddito) di 1.840 euro per redditi imponibili compresi tra 8 e 15mila euro. Oltre questa soglia, le detrazioni si ridurrebbero linearmente, fino a essere pari a zero per i redditi oltre i 55mila euro". Si tratta di un piano che prevede un costo per le casse dello Stato di circa 5 – 7 miliardi, che garantirà un risparmio in busta paga di circa 450 euro per i lavoratori che guadagnano fino a 15mila euro lordi e che non sarà allargato ai pensionati.

Per quello che concerne le regole del mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali il Governo presenterà un disegno di legge delega, nel quale troveranno posto sia le misure sul nuovo contratto (si veda qui per le prime anticipazioni), sia la revisione degli ammortizzatori sociali. Su quest'ultimo punto la battaglia si annuncia serrata e molto complessa, con il Governo che proverà ad impostare una sorta di "scambio" fra l'entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori e la scomparsa progressiva della cassa integrazione in deroga (dalla quale potrebbero arrivare le risorse necessarie al piano). La proposta è quella di un sussidio di disoccupazione universale per chiunque perda il lavoro, anche collaboratori a progetto che ora non hanno sostegno, che duri "la metà dei mesi lavorati negli ultimi 4 anni per un massimo di due anni; al massimo sei mesi, invece, per gli atipici", con un sussidio superiore ai mille euro per i primi mesi e in diminuzione graduale.

Il Governo proverà però ad impostare subito anche il piano casa, con risorse complessive per circa 1,6 miliardi di euro per il recupero di circa 68mila alloggi in quattro anni (in particolare bisognerà capire le risorse per il recupero degli alloggi ex Iacp). Il Sole24Ore anticipa poi altre mosse: "Il Piano casa prevede poi una detrazione media Irpef di 530 euro per l'inquilino che prende in affitto a canone concordato alloggi popolari. Si va da un massimo di 900 euro per redditi complessivi fino a 15.493,71 a 450 euro per redditi tra i 15.493,71 euro e i 30.987,41. Il numero di alloggi interessati è stimato in 40mila unità".

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