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Ius soli, news sulla riforma della cittadinanza

Ius soli, Salvini: “Unicef come la Boldrini. Rimuovere subito i vertici dell’agenzia”

Sotto attacco l’account twitter di Unicef Italia: l’agenzia nei giorni scorsi ha postato dei tweet in cui criticava la mancata calendarizzazione dello ius soli. Gasparri (FI): “Unicef chieda scusa al Parlamento”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Il sedicente portavoce Unicef Italia, tal Iacomini, insulta il Parlamento perché non ha varato la legge sullo ius soli. Ma come si permette di oltraggiare le istituzioni democratiche repubblicane?". A dirlo è il senatore Gasparri (FI). Per l'approvazione del ddl sullo ius soli è mancato il numero legale in Senato, e così la riforma che avrebbe dovuto concedere la cittadinanza a chi è nato e cresciuto nel nostro Paese, è saltata.

Il portavoce di Unicef Italia, Andrea Iacomini, è intervenuto, attaccando la scelta del Parlamento: "Doveva essere un gesto di civiltà come qualcuno ha detto tempo fa invece si chiude nel modo più incivile possibile, lo ius soli non sarà approvato, basta ipocrisie elettorali"- ha detto – "È un atteggiamento davvero inaccettabile quando si tratta di bambini e ragazzi. L'Italia ha violato l'art.2 della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza in materia di non discriminazione, è un dato di fatto malgrado le continue raccomandazioni dell'Onu". L'Unicef propone quindi di chiedere scusa agli 800mila bambini a cui è stato negato questo diritto.

Parole durissime che hanno fatto infuriare Gasparri: "È incredibile che questa persona abbia un ruolo di responsabilità nell’Unicef, dal quale speriamo sia rimosso al più presto. A lui va tutto il nostro biasimo. Si vergogni per le sue parole. Quella legge non doveva passare e non è passata. E non ci sarà mai più. Questo Iacomini chieda scusa al Parlamento e alla democrazia italiana". 

Ma l'account dell'organizzazione internazionale è sotto assedio da giorni perché tacciato di ingerenza nella politica italiana. In particolare è stato attaccato un tweet apparso nella pagina ufficiale dell'agenzia dell'Onu, in cui Unicef Italia manifesta la sua posizione, rispondendo ai commenti sulla pagina ufficiale del social network: "Ah sei di quelli che usano nomi stranieri e bio in inglese ma non tollerano che ragazzini nati in Italia che parlano italiano siano considerati italiani". E il tweet è accompagnato dagli hashtag "#idiot" e "#fascist".

E per questo molti utenti si sono scatenati, sostenendo che l'organizzazione non sia un organo "super partes", come dovrebbe essere. E contro la mancata imparzialità dell'agenzia si schiera anche Matteo Salvini, leader della Lega Nord: "Auguri a tutti i VOLONTARI VERI che fanno del bene in Italia e nel mondo, non a quelli che insultano. L’Unicef come la Boldrini… Mah… Guardate che risposte danno ai commenti sulla loro pagina #UNICEF Italia". 

Sulla stessa scia il capogruppo leghista alla Camera Massimiliano Fedriga, che invoca le dimissioni di Iacomini: "Questo è quanto scrive dal profilo UFFICIALE Unicef Italia: chi è contro Ius Soli è fascista e idiota. Unicef è un agenzia Nazioni Unite. Rimuovere subito i vertici Unicef Italia!". 

Anche il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, prende parte al dibattito: "Sei contro lo ius soli? Allora secondo UNICEF Italia (non una Ong qualunque, ma la sezione italiana di un organo sussidiario dell'ONU) sei "un idiota" e "un fascista". Mi auguro che i vertici dell'organizzazione chiedano subito scusa per queste parole, a dir poco inopportune. È il minimo che possano fare, nel rispetto di tutti quei volontari e donatori che credono nella mission di UNICEF: difendere i diritti dei bambini, non fare politica". 

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