Ius Soli, Orfini: “Ci sono numeri, non abbiamo scuse. Lo facciamo o ci spaventiamo di Salvini?”
Il deputato del Pd, Matteo Orfini, rilancia lo ius soli. L’aveva già fatto ieri, chiedendo al Pd di proporlo come ‘contropartita’ al Movimento 5 Stelle dopo il taglio dei parlamentari. Lo fa nuovamente oggi, con un altro post su Facebook in cui spiega che ora la maggioranza ha i numeri per approvare la proposta di legge sulla cittadinanza e che non ci sono più scuse: “Se per tagliare i parlamentari ci vogliono solo 2 ore, come dice spesso Di Maio, per fare lo ius soli ci vogliono solo pochi giorni. Pochi giorni per restituire un diritto negato a tante persone. Che ne dite, lo facciamo o ci spaventiamo di Salvini?”.
Il post di Orfini nasce dalle critiche suscitate dal suo intervento di ieri sullo ius soli: “Ieri ho fatto una proposta e sono stato attaccato da Salvini, da Fontana, dalla Santanchè, dalla Meloni, dalla Gelmini. Oggi il quotidiano diretto da Belpietro mi dedica la prima pagina (ovviamente non per lodarmi). La mia colpa? Aver detto una cosa semplice semplice: dato che su richiesta del M5s tra qualche giorno voteremo con la massima urgenza il taglio dei parlamentari, vorrei che il Pd proponesse di approvare subito dopo con la stessa solennità e la stessa urgenza lo ius soli (che poi nella nostra proposta è uno ius culturae). Cioè una legge che stabilisce che chi è nato in Italia, e ha terminato un ciclo di studi nel nostro paese, ha diritto alla cittadinanza italiana”.
Orfini parla allora delle reazioni al suo post di ieri e riassume la posizione di alcuni gruppi parlamentari sul tema:
Apriti cielo. Dichiarazioni di fuoco, troll e invasati che arrivano a frotte, sovranisti su di giri. Capite bene che l'elenco che vi ho stilato dei contrari sarebbe già un buon motivo per procedere. Ma non bastasse questo, ricordo alcuni fatti:
– nella passata legislatura arrivammo a un passo dall'approvazione. Gentiloni, allora premier, si impegnò solennemente a farlo, ma non ci riuscimmo.
– Renzi e i suoi comitati civici stanno raccogliendo le firme da mesi per una proposta di iniziativa popolare che va in quella direzione
– Delrio, mio capogruppo alla Camera, arrivò a fare lo sciopero della fame per spingere sullo ius soli
– Zingaretti ha sempre detto di essere d'accordo
– lo stesso vale per Leu
– molti esponenti del M5s si sono dichiarati favorevoli
– in Parlamento ci sono agli atti diverse proposte, compresa la mia che depositai nei primissimi giorni di questa legislatura.
Per tutti questi motivi Orfini taglia corto e rilancia il suo appello al governo: “Quindi non abbiamo molto scuse. Se tutti crediamo in quel che abbiamo dichiarato, si può fare”. E per farlo, sottolinea ancora, bastano “pochi giorni”, utili per “restituite un diritto negato a tante persone”.