Ius Soli al Senato, la Lega Nord scatena la bagarre in Aula: contusa la ministra Fedeli
Dopo settimane di blocco dell’attività parlamentare, dovuto soprattutto al tentativo di approvare la nuova legge elettorale mediante accordo tra Pd, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Lega Nord, il Parlamento sta tornando a discutere e approvare alcuni provvedimenti, accantonati nel corso degli anni e dei mesi, in modo tale da renderli legge prima della scadenza naturale della legislatura. Numerosi sono questi disegni di legge in bilico, dal reato di tortura alla legalizzazione della cannabis, ma al momento per la maggioranza di governo i più importanti sono sicuramente la riforma della Giustizia penale, approvata in via definitiva ieri alla Camera, e lo Ius Soli, al vaglio del Senato oggi per l’approvazione definitiva.
L’approdo dello Ius Soli in Senato ha provocato accesissime proteste da parte delle opposizioni. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato l’astensione che, in virtù delle regole del Senato, a differenza di quelle in vigore alla Camera, praticamente significa voto contrario, mentre Lega Nord e Fratelli d’Italia voteranno contro, ritenendo lo Ius Soli una legge contro gli italiani.
In mattinata, cambiando l’ordine del giorno su richiesta dell’onorevole Loredana De Petris, l’Assemblea ha deciso di incardinare il ddl sullo Ius Soli prima degli altri provvedimenti previsti (il parere di costituzionalità sul decreto che reintroduce l’obbligo vaccinale) scatenando ulteriori polemiche. I senatori della Lega hanno immediatamente protestato contro la decisione procedendo verso i banchi del governo con un cartello con la scritta "No allo Ius soli" e il presidente del Senato Pietro Grasso per questo motivo ha espulso dall’Aula il senatore Raffaele Volpi, mentre il capogruppo Gianmarco Centinaio, che si è seduto accanto alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, è stato allontanato di peso dai commessi. Fedeli è rimasta contusa (sarebbe stata spintonata ndr) ed è stata trasportata in infermeria. Medicata, la ministra ha fatto sapere di stare bene.
Pochi minuti dopo l'espulsione di Volpi dal'Aula, il presidente del Senato Pietro Grasso ha revocato la propria decisione, riammettendo l'onorevole leghista in Aula. La riammissione si è resa necessaria causa rifiuto di Volpi ad abbandonare Palazzo Madama, rifiuto che avrebbe implicato a norma di regolamento la sospensione della seduta. Per evitare lo stop dei lavori, Grasso ha dunque deciso di revocare l'espulsione di Volpi chiamandolo comunque a rispondere "nelle sedi competenti" per l'accaduto. Il disegno di legge è stato incardinato, ma dopo le proteste, la seduta è stata comunque rimandata alla prossima settimana.
Il capogruppo della Lega Nord, Gian Marco Centinaio, ha difeso la scelta della protesta in Aula spiegando: "Il presidente Grasso non mi ha concesso la parola, io volevo solo chiedere che il disegno di legge sulla cittadinanza fosse rimandato in Commissione, noi siamo assolutamente contrari a questo provvedimento".
“Indecente bagarre Lega e silenzio complice di M5S mentre incardiniamo lo ius soli. Che tristezza anteporre la ricerca del consenso alla civiltà'”, ha commentato su Twitter il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro.
Nonostante al momento l’approvazione dello Ius Soli sia seriamente a rischio a causa delle numerose defezioni e contrarietà alla legge espresse dalle opposizioni, il governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha definito il ddl “una aberrazione”, minacciando il ricorso in Corte Costituzionale. “La Regione Lombardia è pronta a fare ricorso alla Corte Costituzionale. Io mi auguro che lo Ius Soli venga respinto in Senato, in caso contrario saremo pronti a fare ricorso. Stiamo preparando le nostre per opporci a una legge sbagliata".
Salvini: "No allo Ius Soli, la cittadinanza va conquistata"
Proprio mentre i senatori leghisti stavano protestando in Aula, il leader del Carroccio ha commentato su Facebook: "I senatori della Lega in aula stanno facendo di tutto, occupando i banchi del governo, facendosi espellere e malmenare dai commessi, per bloccare la FOLLE LEGGE voluta dal Pd, in base alla quale per il solo fatto di essere nati qui AUTOMATICAMENTE si diventa cittadini italiani. La cittadinanza va desiderata, e conquistata! Noi non molliamo!".
Presidio di Forza Nuova fuori da Palazzo Madama: 64 denunciati
Fuori dal Senato alcuni militanti di Forza Nuova hanno protestato contro l'approvazione dello Ius soli con una manifestazione non autorizzata. Sono finora 64 gli appartenenti a Forza Nuova identificati e denunciati dagli agenti della Digos per avere preso parte alla manifestazione. A loro carico una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, istigazione a disobbedire alle leggi e apologia di fascismo. Per tutti avviate anche le procedure per l'applicazione del Daspo e per la multa di 2.500 euro per avere bloccato il traffico su corso Vittorio Emanuele II.