Ius culturae, Morani (Pd): “È un errore riprendere il dibattito sulla legge, ora non sarebbe capita”
"Attirerò molte critiche" ma sono "convinta" di "interpretare il ‘sentiment' della maggioranza delle persone che guardano con simpatia al nostro governo", nel dire che "riprendere ORA il dibattito sull'approvazione" di una legge sullo Ius culturae "è un errore". Lo ha scritto su Facebook Alessia Morani, sottosegretario Pd allo Sviluppo economico, a proposito della ripresa della discussione sulle proposte di legge in materia di cittadinanza, prevista per il 3 ottobre. In particolare lo Ius culturae prevede l'ottenimento della cittadinanza italiana se si sono frequentate le scuole in Italia.
"Lo Ius culturae è un principio sacrosanto", ha scritto Morani, ma "ORA non sarebbe compresa" considerate le "tossine di razzismo inoculate da Salvini". Dunque, propone, "aspettiamo giugno" del 2020.
"Una legge di questo tipo – ha affermato – deve essere approvata solo dopo avere dimostrato che c'è un modo efficace e diverso da quello di Salvini di governare i flussi migratori e di fare sul serio politiche di integrazione. Il Paese è profondamente diviso sul tema dell'immigrazione e non basterà approvare una legge sullo ius culturae per eliminare le tossine del razzismo inoculate da Salvini. Anzi, rischia di avere l'effetto contrario perché ORA non sarebbe compresa".
"Aspettiamo giugno del prossimo anno, diamo il tempo agli italiani di apprezzare la nostra azione di governo e poi approviamo lo ius culturae. Sono anni che diciamo che dobbiamo ritornare in sintonia con il ‘popolo' e per farlo, però, occorre prestare davvero l'orecchio a quello che sente il ‘popolo'. Abbiamo una grande occasione: per dare serenità al Paese e per fare sentire a tutti ma proprio a tutti che siamo un unico popolo a prescindere dal colore della pelle", ha concluso la deputata dem.