Italia Viva tiene il Governo in bilico: per i 5 Stelle è da “irresponsabili”, il Pd minaccia il voto
Fuoco su Palazzo Chigi, ma è amico, ancora. Non è bastato il confronto di giovedì scorso, tra la delegazione di Italia Viva e il presidente del Consiglio. L'ultimatum dei parlamentari renziani scade ad inizio gennaio, alla Befana. Conte dovrà dare risposte a Renzi e i suoi, che nel frattempo continuano a lanciare quotidianamente messaggi chiari al Governo. Ultima nell'ordine è stata una delle due ministre di Italia Viva: Elena Bonetti (Famiglia e Pari Opportunità), che al Corriere ha ribadito ancora una volta la minaccia dimissioni. "Io e Teresa Bellanova restiamo pronte al passo indietro – ha insistito la ministra – Io però sono fiduciosa: non credo che il presidente arriverà a forzare la mano facendo saltare la legge di Bilancio". Il ministro per gli Affari Regionali – che cova antichi dissapori con Renzi e i suoi parlamentari – ieri ha ribadito come l'unica alternativa a questo Governo sia il voto: "Boccia parla spesso di cose che non gli competono, è una sua caratteristica – ha attaccato Bonetti – La Costituzione parla chiaro sulla necessità di verificare l’esistenza di una maggioranza in Parlamento". E non chiude ad un Governo Draghi: "Sarebbe il Parlamento a dare una risposta".
Dopo il durissimo attacco di Ettore Rosato, coordinatore di Italia Viva, che ha parlato di "Governo finito" e di "fiducia sciupata" da parte di Conte, oggi è il deputato renziano Luciano Nobili a calcare la mano: "Le ragioni per cui abbiamo fatto nascere questo Governo non ci sono più – ha spiegato a Radio Cusano Campus – Non abbiamo negato i pieni poteri a Salvini per darli Conte". Per il deputato "o si fa un nuovo patto di Governo oppure lasciamo perdere se dobbiamo tirare a campare". E non sarebbero soli contro tutti, anzi, Nobili ha svelato di incontrare "molti colleghi di Pd e Movimento 5 Stelle in Parlamento", che dicono "avete ragione, menomale che avete posto certe questioni perché così non si può andare avanti". Poi il deputato renziano mette le mani avanti: in caso di crisi "il Presidente della Repubblica verificherebbe se esiste un'altra maggioranza in Parlamento" e secondo Nobili "si troverebbe, perché nessuno vorrebbe andare al voto".
Il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, al netto dei complimenti sussurrati nei corridoi di Montecitorio raccontati da Nobili, non sono per niente contenti dell'atteggiamento del partito di Matteo Renzi. La posizione dei grillini è chiarissima: "Anche oggi Italia Viva, come tutti i giorni, trova una scusa per cercare visibilità e occupare le prime pagine dei giornali – hanno spiegato fonti del Movimento all'Adnkronos – In questo momento in cui c'è bisogno di rimboccarsi le maniche, lavorare sodo cercando di risolvere i problemi, è da irresponsabili attaccare ogni giorno il governo di cui si fa parte". Massima fiducia al Governo Conte da parte dei pentastellati. La sensazione è che se Italia Viva continuasse a tirare la corda e facesse realmente saltare il banco, per il Partito Democratico andare al voto significherebbe anche e soprattutto riequilibrare il peso dei partiti in Parlamento. Dario Franceschini pensa già al dopo, ad un "Conte contro Salvini", con una lista guidata dall'attuale presidente del Consiglio – che raccoglierebbe Pd, sinistra e Movimento – contro la destra ora all'opposizione.