Italia Viva presenterà un disegno di legge per istituire la commissione d’inchiesta sul caso dossieraggio
Italia Viva presenterà un disegno di legge per istituire una commissione di inchiesta sul caso dossieraggio. "Perché Giorgia Meloni non vuole una commissione d'inchiesta, come pure avevano proposto Nordio e Crosetto? Noi non ci stiamo se questo è l'inizio di un insabbiamento che pare venire da molto in alto. La proposta allora la facciamo noi. Presenteremo un ddl per l'istituzione di una commissione ad hoc. E poi vedremo chi la vota e chi no", ha fatto sapere Davide Faraone, capogruppo renziano alla Camera, in un’intervista a La Stampa.
L'idea di una commissione d'inchiesta sull'indagine della procura di Perugia su un presunto caso di dossieraggio a danni di vip e politici era stata messa sul tavolo dal Guardasigilli Carlo Nordio, ma anche dalla maggioranza erano stati sollevati alcuni dubbi. "Vediamo, intanto lasciamo lavorare la commissione Antimafia", aveva detto la presidente del Consiglio. Faraone ora insiste: "Massima fiducia nel procuratore Raffaele Cantone. Ha detto lui che probabilmente c'è un sistema, non una sola persona. Ma noto che nulla si sa dell'uomo che ha consultato decine di migliaia di dati riservati. C'è un'inspiegabile cortina di riserbo anche sul luogotenente della Finanza, Pasquale Striano. Dov'è il giornalismo d'inchiesta a raccontarci l'uomo e i suoi amici? La nostra impressione è che si voglia fermare tutto. L'Antimafia fa mille cose e non può dedicarsi più di tanto. Lo stesso vale per il Copasir. Se invece hai una commissione d'inchiesta specifica, puoi fare l'analisi approfondita del fenomeno".
Intanto la commissione parlamentare Antimafia prosegue i suoi approfondimenti sull'inchiesta di Perugia. Dopo aver ascoltato appunto il procuratore di Perugia e quello dell'Antimafia, Giovanni Melillo, sentirà anche il comandante generale della Guardia di Finanza, generale Andrea De Gennaro, il prossimo 22 marzo. Dovrebbe essere presto audito anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, dal cui esposto era partita l'indagine.
Rispetto all'idea di una commissione di inchiesta ad hoc, Crosetto nei giorni scorsi aveva detto: "Penso come Nordio che sia necessaria per ricostruire la credibilità delle istituzioni e per consentire al parlamenti di lavorare sugli strumenti legislativi con cui impedire altri abusi in futuro. Ma c'è un tempo per ogni cosa. Ora c'è che l'indagine che sta portando avanti Cantone e l'idea di una commissione non deve depotenziarla , né fermare il lavoro già iniziato da Copasir e Antimafia".