Italia ancora in recessione: Pil al livello del 2000

Stando a quanto reso noto in queste ore, dalle stime preliminari dell’Istat arriva una ulteriore conferma del momento drammatico dell’economia italiana. Il Prodotto interno lordo, infatti, continua a scendere e nel terzo trimestre del 2014 risulta in calo dello 0,1% rispetto al secondo trimestre e dello 0,4% su base annua (ricordiamo che nel secondo trimestre si era registrata una contrazione dello 0,2%). Continua insomma la fase di recessione, con l’economia italiana tornata ai livelli del 200 dopo un crollo costante del Pil negli ultimi 3 anni.

Come meglio specificato, “il calo congiunturale del Pil nel terzo trimestre” è determinato dalla “diminuzione del valore aggiunto in agricoltura e industria e di un aumento nei servizi”. Rilevazioni che certamente aggiungeranno benzina al fuoco della polemica politica di queste settimane, con il Parlamento che si troverà a discutere ed approvare una legge di stabilità sulla quale continuano a persistere molte perplessità da parte della Commissione Europea (va in effetti ricordato che l'azione sul deficit è uno dei "mezzi" attraverso i quali il Governo ha "recuperato" risorse essenziali). Del resto, la tabella mostrata da LaVoce.info è eloquente:

Contemporaneamente bisogna registrare l’aumento della crescita congiunturale sia della Germania (+0,1%) che della Francia (+0,3%) e della Gran Bretagna (+0,7%), mentre dati decisamente più positivi arrivano dagli Stati Uniti, che registrano un +1,2%.