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Istat, crollano le nascite nel 2020: 15mila in meno rispetto all’anno precedente

Secondo l’ultimo report Istat Il numero medio di figli per ogni donna è 1,17, il più basso di sempre. Il numero medio di figli per donna scende nel 2020 a 1,24 per il complesso delle residenti, da 1,44 negli anni 2008-2010, anni di massimo relativo della fecondità.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo gli ultimi dati Istat indicano che si è raggiunto un nuovo record negativo di nascite. Secondo il dossier "Natalità e fecondità della popolazione residente – Anno 2020" il numero medio di figli delle donne di cittadinanza italiana nel 2020 è stato invece pari a 1,17. Si tratta della cifra più bassa di sempre.

Il numero medio di figli per donna delle italiane è in calo al Nord (da 1,16 a 1,14) e in egual misura nel Mezzogiorno (da 1,23 a 1,21). Resta stabile al Centro (1,11). Al Nord a detenere il primato della fecondità delle italiane resta sempre la Provincia autonoma di Bolzano (1,62) seguita dalla provincia di Trento (1,27). Tra le regioni del Centro, il livello più elevato si osserva nel Lazio (1,13) mentre nel Mezzogiorno il picco si registra in Sicilia (1,30) e Campania (1,28); in Sardegna si registra il valore minimo pari a 0,94, ancora in diminuzione rispetto allo 0,97 del 2019.

Dal 2008 le nascite sono diminuite di 171.767 unità (-29,8%). Il calo è attribuibile per la quasi totalità alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani (316.547 nel 2020, oltre 163mila in meno rispetto al 2008). Dal 2012 al 2020 sono diminuiti anche i nati con almeno un genitore straniero (quasi 19mila in meno) che, con 88.345 unità, costituiscono il 21,8% del totale dei nati, oltre 4mila in meno solo nell'ultimo anno.

In media si diventa madri a 31,4 anni

Nel 2020 è di 31,4 anni l'età media alla nascita del primo figlio, oltre 3 anni in più rispetto al 1995. "Le regioni del Centro sono quelle che presentano il calendario più posticipato (32,6 anni). Le madri residenti nel Lazio hanno un'età media al parto pari a 32,7 anni, al pari delle madri del Molise, superate solo da quelle della Basilicata (33 anni) e della Sardegna (32,8)", si legge.

Effetto pandemia sulle nascite

Nel 2020 i nati della popolazione residente sono 404.892, circa 15 mila in meno rispetto al 2019 (-3,6%). Anche nel 2020 c'è un nuovo superamento, al ribasso, del record di denatalità. Il calo (-2,5% nei primi 10 mesi dell'anno) si è accentuato a novembre (-8,3% rispetto allo stesso mese del 2019) e dicembre (-10,7%), mesi in cui si cominciano a contare le nascite concepite all'inizio dell'ondata epidemica. La denatalità prosegue anche nel 2021. Secondo i dati provvisori di gennaio-settembre le minori nascite sono già 12.500, quasi il doppio di quanto osservato nello stesso periodo del 2020.

Il numero medio di figli per donna scende nel 2020 a 1,24 per il complesso delle residenti, da 1,44 negli anni 2008-2010, anni di massimo relativo della fecondità.

Crollano anche i matrimoni

"La drastica contrazione del numero di matrimoni, dovuta prevalentemente alle misure restrittive imposte dalla crisi, può costituire un elemento rilevante per le prospettive di natalità negli anni a venire. Si stima che il crollo dei matrimoni registrato tra il 2019 e il 2020, che li ha portati a dimezzarsi, possa determinare già entro il 2023 un calo di 40 mila nascite, ipotizzando costanti i comportamenti riproduttivi delle coppie sposate a partire dal 2014", si legge ancora nel dossier.

Sofia e Leonardo i nomi preferiti dai genitori

Nel 2020 Leonardo e Sofia rimangono i nomi preferiti sulla base delle informazioni contenute nella rilevazione degli iscritti in anagrafe per nascita. Tra i nomi maschili Francesco anche quest'anno si conferma al secondo posto mentre Alessandro riconquista la terza posizione scalzando Lorenzo che scende al quarto posto.

Tra quelli femminili si registra uno scambio sul podio tra Giulia, che risale dal terzo al secondo posto, e Aurora, che scende dal secondo al terzo. Nonostante ci siano oltre 26mila nomi diversi per i bambini e oltre 25mila per le bambine (includendo sia i nomi semplici sia quelli composti), la distribuzione del numero di nati secondo il nome rivela un'elevata concentrazione intorno ai primi 30 in ordine di frequenza, che complessivamente coprono oltre il 44% di tutti i nomi attribuiti ai maschi e quasi il 38% di quelli delle femmine.

Leonardo raggiunge il primato in tutte le regioni del Centro-Nord (a eccezione della provincia autonoma di Bolzano dove primeggia Jonas) e, tra le regioni del Mezzogiorno, prevale anche in Abruzzo e in Sardegna. Francesco si posiziona al primo posto soltanto in 2 regioni, tutte del Mezzogiorno (Puglia e Calabria) così come Antonio (Campania e Basilicata); Giuseppe primeggia stabilmente in Sicilia e, per la prima volta, Andrea fa il suo ingresso portandosi in testa in Molise. Per le bambine, Sofia è il nome più gettonato in tutte le regioni del Centro-Nord (a eccezione delle Province Autonome di Bolzano e Trento dove prevale Emma, e del Lazio in cui domina Giulia) e in Abruzzo, Calabria e Sardegna. Si chiamano invece prevalentemente Adam, Rayan e Amir, ma anche Leonardo, Matteo, Luca, Mattia e Davide i bambini stranieri nati da genitori residenti in Italia. Anche per le bambine straniere il primato spetta a Sofia, come per la totalità delle nate residenti, seguito da Sara, Amira, Emily e Aurora.

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