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Istat, a marzo 2024 cala il numero dei disoccupati ma l’Italia è ancora lontana dalla media Ue

Secondo gli ultimi dati Istat, l’occupazione a marzo 2024 è salita al 62,1%, e la disoccupazione è scesa al 7,2%. Il mercato del lavoro nel nostro paese sembrerebbe in buona salute, ma basta confrontare i dati sulla disoccupazione italiana con quelli del resto dell’Unione europea per scoprire che l’Italia è ancora distante dalla media Ue (pari al 6%). E il divario aumenta se si guarda ai giovani disoccupati (20,1% in Italia contro il 14,6% Ue).
A cura di Giulia Casula
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A marzo 2024 è diminuita la disoccupazione ed è aumentato il numero degli occupati e degli inattivi, ovvero di coloro che non cercano un impiego. Lo certifica l'Istat che nel suo ultimo rapporto presenta un quadro, almeno a prima vista, positivo per il nostro paese sul fronte del lavoro: il tasso di occupazione è salito al 62,1%, con un aumento di 70mila unità in più rispetto a febbraio, e la disoccupazione è scesa al 7,2% con un calo dello 0,2%.

Complessivamente poi, rispetto a marzo dello scorso anno, ci sono 425mila occupati in più, un dato riconducibile alla crescita del numero dei dipendenti permanenti (+559mila) e degli autonomi (+425mila), combinata a una diminuzione dei lavoratori a termine (-180mila). Questo andamento riguarda sia gli uomini, tra i quali l'occupazione è aumentata di 1,1 punti, che le donne (+0,9 punti). Un incremento che coinvolge tutte le classi d'età ad eccezione della fascia 35-49 anni, dove l'occupazione è diminuita dello 0,2% rispetto a febbraio 2024.

In generale, anche il numero di persone che cerca lavoro è sceso (di circa 53mila unità), mentre il tasso di inattività si mantiene stabile al 33%. Il mercato del lavoro in Italia sembrerebbe in buona salute dunque. Eppure basta confrontare i dati relativi alla disoccupazione italiana con quelli del resto dell'Unione europea per scoprire che questi numeri non sono così incoraggianti come appaiono.

Secondo i dati appena pubblicati da Eurostat, infatti, il tasso di disoccupazione registrato in Italia a marzo di quest'anno e pari al 7,2%,è ancora distante dalla media europea del 6%. Il calo del numero di italiani che cercano lavoro non risulta sufficiente per consentire al nostro Paese di collocarsi al di sotto della media Ue, come invece fanno, ad esempio, Polonia (dove la disoccupazione è al 2,9%), Repubblica Ceca (2,9%), Germania (3,2%), Malta (3,2%), Norvegia (3,9%), o ancora Romania (5,3%), Belgio (5,5%) e Lussemburgo (5,6%).

Il divario tra l'Italia e il resto d'Europa appare ancora più significativo se si vanno a guardare i numeri relativi alla disoccupazione giovanile. Seppur in calo di 2,3 punti, il tasso di disoccupati che hanno meno di 25 anni in Italia si attesta al 20,1%, ben lontano dalla media Ue pari al 14,6%. Infine, per quanto riguarda l'Unione europea, su base annuale, il dato che restituisce l'Eurostat è meno rassicurante in confronto alle variazioni rilevate dall'Istat. Rispetto a marzo 2023 infatti, la disoccupazione è aumentata di 175 mila unità nell'Unione europea: complessivamente l'ufficio statistico stima che a marzo di quest'anno 13,258 milioni di persone nell'Ue fossero disoccupate.

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