Istat, a maggio l’occupazione scende e tra i giovani aumentano i disoccupati
A maggio, dopo tre mesi consecutivi di crescita, l'occupazione in Italia è scesa. Infatti, rispetto ad aprile, l'Istat ha registrato che ci sono circa 17mila persone occupate in meno: è un calo dello 0,1%, che lascia il tasso di occupazione nazionale comunque al 62,2%. Un calo lieve in una traiettoria che comunque cresce: rispetto a un anno fa gli occupati sono 462mila in più, confermando l'aumento che è iniziato dopo la pandemia da Covid-19. Il tasso di disoccupazione è stabile al 6,8%, un dato basso per l'Italia, anche se ancora lontano dalla media europea. Ma un aspetto negativo riguarda i giovani: aumentano la disoccupazione e l'inattività, mentre l'occupazione cala o va a rilento.
Come va l'occupazione in Italia
Innanzitutto, i dati generali. L'occupazione a maggio 2024 è calata dello 0,1% rispetto al mese precedente, per una diminuzione dei dipendenti a termine e degli autonomi che non è stata compensata dalla crescita dei dipendenti a tempo indeterminato. Se si guarda al periodo marzo-maggio 2024 e lo si paragona ai tre mesi precedenti, invece, il tasso di occupazione è salito dello 0,6%. Facendo il confronto tra maggio 2024 e maggio 2023, la crescita generale è anche più evidente: 462mila occupati in più, occupazione passata dal 61,3% al 62,2%, disoccupazione calata dal 7,8% al 6,8% e anche il tasso di inattività (cioè di coloro che né hanno un lavoro, né lo cercano) sceso leggermente dal 33,5% al 33,1%.
Nonostante il governo Meloni se ne sia preso il merito, questa è una tendenza partita dalla fine della pandemia e rimasta piuttosto stabile negli ultimi tre anni. Osservando più nel dettaglio, però, si nota che alcuni dati non sono decisamente positivi. In particolare per quanto riguarda le fasce d'età più giovani.
Disoccupazione in aumento tra i giovani
L'Istat, infatti, sottolinea che nello scorso mese l'occupazione è scesa soprattutto per gli over 50 e per la fascia di 15-24enni. Per questi ultimi il tasso di disoccupazione è aumentato, salendo al 20,5%. E allo stesso tempo è cresciuto il tasso di inattività. Quindi, tra i giovanissimi (lavoratori under 25) meno persone hanno lavoro, e più persone non lo cercano nemmeno.
Lo stesso vale se si guarda a come è cambiata la situazione rispetto a un anno fa: la disoccupazione è scesa del 3,2%, ma questo significa anche che ci sono meno giovani che cercano lavoro. Il tasso di occupazione in questo tempo è cresciuto appena dello 0,1%, mentre quello di inattività dello 0,9%. Insomma, molti non cercano più un lavoro non perché l'abbiano trovato, ma perché hanno deciso di fare altro.
Considerando i 25-34enni, il quadro non cambia. Appena un +0,1% di occupazione (paragonato per esempio al +1,7% dei 35-49enni, e al +1,1% degli over 50), un calo dello 0,6% nel tasso di occupazione, e un leggero aumento dell'inattività. D'altra parte, per questa fascia d'età il tasso di occupazione è al 9,6%, ben più alto della media nazionale.
Infine, l'Istat fornisce anche i dati su come è cambiata la situazione lavorativa di tutti i cittadini under 35 "al netto della componente demografica". Cioè, senza considerare il fatto che ci sono meno disoccupati tra gli under 35 anche perché la popolazione italiana invecchia, e quindi ci sono meno under 35 in assoluto. Al netto di questo, l'occupazione è cresciuta dello 0,3% in un anno e l'inattività è salita dell'1,3%, mentre è scesa per tutte le altre fasce d'età.