“Israele non ha dato nessuna prova sui legami dell’Unrwa con Hamas”: arriva il rapporto indipendente
Alla fine è arrivato il tanto atteso rapporto della commissione indipendente nominata dall'Onu per investigare sulle accuse rivolte da Israele all'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, o Unrwa. La commissione, guidata dall'ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, ha lavorato per oltre due mesi. Era la fine di gennaio quando il governo israeliano disse che alcuni dipendenti dell'Unrwa avrebbero avuto legami con Hamas, e sarebbero stati coinvolti nell'attacco del 7 ottobre. Il documento finale, in una cinquantina di pagine, chiarisce che al momento non ci sono prove: "Israele deve ancora fornire prove a supporto".
L'accusa di Israele, che ad ora quindi risulta essere infondata – nonostante la stessa Unrwa abbia effettuato diverse richieste al governo di Tel Aviv per ottenere più informazioni – ha avuto un impatto molto forte sull'agenzia. Non solo i dipendenti in questione sono stati licenziati (e un'indagine interna lanciata, senza risultati), ma molti Paesi hanno ritirato i loro finanziamenti subito dopo l'esplosione del caso.
La stima del rapporto è che il danno sia stati di circa 450 milioni di dollari. Gli Stati Uniti hanno già deciso di vietare i finanziamenti almeno fino al 2025. Nei mesi successivi, diversi Paesi hanno ripreso a sostenere l'agenzia per i rifugiati, che è il principale soggetto in grado di coordinare gli aiuti umanitari a Gaza. Non l'Italia, però.
Il governo Meloni finora ha sempre rifiutato di tornare a finanziare l'Unrwa, dopo aver smesso di farlo già dal 7 ottobre. L'esecutivo e la maggioranza, come motivo per questo blocco, hanno citato proprio l'indagine indipendente che non aveva ancora dato risultati. Ora, quei risultati sono arrivati. Resta da vedere se l'Italia cambierà la sua posizione.
Nel rapporto si sottolinea che l'Unrwa ricopre un ruolo "insostituibile e indispensabile" per la popolazione palestinese. Infatti, l'agenzia è "fondamentale per fornire aiuti umanitari salvavita e servizi sociali essenziali, in particolare nella sanità e nell'istruzione". Ad esempio, ci sono circa 500mila studenti in 706 scuole con circa 20mila dipendenti, anche nel territorio di Gaza, che da mesi è bombardato dall'esercito israeliano. Gli attacchi hanno causato forti danni anche al sistema scolastico.
La ricerca sottolinea anche che, nonostante l'Unrwa corra il rischio di "problemi di neutralità" che "persistono", ha anche uno dei più elaborati sistemi di controllo in qualunque agenzia Onu o istituzione equivalente. Ad esempio, fornisce regolarmente al governo israeliano una lista dei suoi dipendenti, e l'ultima volta che Israele è intervenuta informando l'Unrwa che c'erano dei possibili problemi con membri dello staff era il 2011. Il report indica anche una serie di raccomandazioni per l'Unrwa, come la creazione di un'unità dedicata solo alle indagini interne sulla neutralità, un codice etico con annessa formazione dei dipendenti e comunicazioni più costanti con i propri sostenitori.
In seguito al rapporto, il portavoce del Segretario generale António Guterres ha fatto sapere che l'Onu accetta le raccomandazioni della commissione, e che l'Unrwa creerà un piano per implementare questi suggerimenti. Nel frattempo, ha detto, l'invito a tutti i Paesi e gli enti coinvolti è di sostenere attivamente l'Unrwa, una "àncora di salvezza" per i rifugiati palestinesi.