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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Israele-Hamas, Conte: “Non sospendiamo aiuti umanitari a Gaza, ora ucraini rischiano di essere emarginati”

Il leader del M5s Giuseppe Conte si è recato alla sinagoga di Roma per portare la solidarietà del Movimento alla comunità ebraica: “Siamo adesso preoccupati per l’evoluzione, è chiaro che si preannuncia una forte reazione da parte di Israele e tutto questo innesca una spirale di violenza”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il leader del M5s Giuseppe Conte si è recato alla sinagoga di Roma, dove nella giornata di ieri si era recata la premier Giorgia Meloni, per visitare la comunità ebraica, dopo l'attacco di Hamas a Israele, iniziato sabato scorso.

"Abbiamo portato alla comunità romana e anche alle comunità isrelitiche italiane la nostra testimonianza di solidarietà, di pieno sostegno e vicinanza per il terribile attacco terroristico che c'è stato, efferato, condotto da Hamas che va condannato senza se e senza ma", ha spiegato Conte ai cronisti che lo hanno interpellato al Senato a margine della conferenza stampa di presentazione del gruppo interparlamentare sui diritti umani nella sala Nassirya al Senato.

Il presidente del Movimento, accompagnato da una delegazione di parlamentari pentastellati, Francesco Silvestri, Alessandra Maiorino, Emiliano Fenu, Enrica Alifano, Giorgio Fede, Marco Croatti, Antonino Iaria e Daniela Morfino, è andato a far visita alla comunità ebraica, dopo l'efferato attacco terroristico subito da Israele lo scorso 7 ottobre. L'incontro con Noemi Di Segni (presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane) e Victor Fadlun (Presidente Comunità ebraica di Roma) è stato anche l'occasione per ribadire il comune impegno a lavorare per estirpare ogni politica di intolleranza razziale e religiosa, viene spiegato in una nota, affinché le nuove generazioni non si lascino traportare da un clima di odio e violenza.

"Siamo adesso preoccupati per l'evoluzione", ha aggiunto l'ex premier, "perché è chiaro che si preannuncia una forte reazione da parte di Israele, e tutto questo innesca una spirale di violenza, una spirale bellica, un conflitto bellico, che non è la soluzione anche per le legittime aspirazioni della popolazione palestinese".

"Adesso – ha affermato il leader pentastellato – c'è un problema umanitario, dobbiamo creare corridoi umanitari. Non si possono sospendere gli aiuti umanitari (a Gaza, ndr), ovviamente distinguendoli per evitare che possano fomentare violenza o arrivare per canali indiretti a fomentare violenza. Ma è tutto quel quadrante che rischia di incendiarsi dopo qualche lustro che ci aveva dato l'illusione di una apparente stabilità. E l'innesco può essere deflagrante e non controllabile". Sul tema risorse è arrivato questa mattina l'ennesimo chiarimento da parte della Commissione europea: gli aiuti umanitari alla popolazione palestinese non subiranno alcuna variazione, mentre i fondi per lo sviluppo potrebbero essere oggetto di una "revisione", una valutazione che dovrà essere portata a termine in tempi rapidi per capire se alla luce del mutato scenario sarà necessario apportare qualche aggiustamento, di concerto con i Paesi membri.

Due popoli due stati "questa è una soluzione che è in linea con le risoluzioni dell'Onu, noi non possiamo in prospettiva pensare che ci possa essere una stabilizzazione di quell'area soffocando le legittime aspirazioni della popolazione palestinese. Quindi due stati e due popoli rimane non una mera utopia, ma rimane l'obiettivo di un percorso di pace e tutto questo, ma vale anche nel conflitto russo-ucraino, quando c'è un deficit di politica, ma politica con la P maiuscola, una politica che sappia avere una visione, sappia dare una prospettiva, sappia costruire dei percorsi e dei negoziati di pace, quando c'è deficit di politica, allora parla la violenza, parlano in rumore delle armi, che però portano solo a soluzioni apparenti".

"La popolazione ucraina rischia di rimanere emarginata", ha detto ancora Conte. "Adesso ci ritroviamo il rischio di una disattenzione su quel fronte che ha già drenato e impegnato tantissime risorse e ha creato anche tante difficoltà economiche all'Europa", ha aggiunto l'ex premier. "Prima tutti i nostri notiziari erano dedicati alla guerra russo ucraina" ora "c'è un'altra realtà predominante rispetto a quella", ha sottolineato. "Era proprio quello che volevamo scongiurare quando abbiamo chiesto da subito una volta colmata l'iniziale asimmetria militare di fare tutti gli sforzi possibili per indirizzare a un negoziato di pace la soluzione quel conflitto russo-ucraino".

Il M5s ieri, dopo l'informativa urgente del ministro degli Esteri Tajani a Montecitorio, ha presentato una risoluzione insieme al Pd e ad Avs, risoluzione che è stata approvata quasi per intero, a eccezione di un punto.

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