Isole Covid free, le Regioni bocciano la proposta del governo e chiedono regole uguali per tutti
La stagione estiva deve ancora cominciare ed è già polemica su chi potrebbe essere favorito e a discapito di chi. A far discutere in queste ore è la proposta di creare delle isole Covid free, rilanciata dal ministro del Turismo sul modello di quanto sta facendo la Grecia. L'idea dovrebbe riguardare le isole più piccole dove la popolazione potrebbe essere immunizzata velocemente, questi territori potrebbero accogliere i turisti con dei corridoi preferenziali. Nello Musumeci e Christian Solinas, presidenti della Sicilia e della Sardegna, hanno chiesto immediatamente al governo Draghi di estendere la campagna anche alle loro Regioni. Ma tra gli altri governatori regna il malumore, sempre più evidente in queste ore.
Il ministro Garavaglia è tornato a parlare di creare delle isole Covid free, invitando a non escludere la possibilità, soprattutto in relazione a quello che faranno gli altri Stati europei. Se i due governatori delle Isole hanno subito appoggiato la proposta, chiedendo l'immunizzazione per i propri territori, gli altri presidenti di Regione non sono affatto d'accordo. "In questo momento, proprio per le difficoltà che stiamo vivendo dobbiamo dimostrare a tutti i cittadini di questo Paese che c'è equità", ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Perciò bisogna "usare le stesse regole dappertutto".
La reazione del presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, è stata ancora più dura: "Mi auguro che il ministro del turismo Garavaglia rigetti immediatamente la proposta di isole Covid free, non possono esserci località turistiche privilegiate a discapito di altre", ha scritto su Facebook l'ex presidente della Conferenza delle Regioni, che rappresenta uno dei territori turistici per eccellenza – la riviera romagnola – che rischia di essere penalizzato dalla politica delle isole immunizzate. "Piuttosto il governo lavori per il passaporto vaccinale – ha continuato Bonaccini – con regole uguali per tutti a livello europeo".