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Isis, il ministro dell’Interno: “I foreign fighters potrebbero cercare di nascondersi tra i migranti”

Secondo il ministro dell’Interno Marco Minniti, alcuni “foreign fighters” dell’Isis potrebbero sfruttare i flussi migratori provenienti dal Nord Africa per mimetizzarsi e approdare in Europa. “Il rischio è reale”, ha dichiarato questo pomeriggio a Montecitorio nell’ambito di un seminario su Difesa e Sicurezza.
A cura di Charlotte Matteini
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Dietrofont del ministro dell'Interno Marco Minniti. Durante un intervento intercorso a Montecitorio nell'ambito del seminario su difesa e sicurezza organizzato dall'Assemblea Parlamentare della Nato, il titolare del Viminale ha dichiarato che è probabile che i terroristi dell'Isis potrebbero sfruttare i flussi migratori provenienti dal Nord Africa verso l'Europa per approdare nel mondo occidentale e, in particolar modo, questa eventualità alimenterebbe la minaccia terroristica nei confronti dell'Italia, porto d'approdo principale per motivi geografici.

"Il rischio è reale", ha dichiarato il ministro Minniti durante il suo intervento. "Se lo scorso anno qualcuno mi avesse chiesto se era possibile che una minaccia organizzata di Daesh poteva utilizzare i flussi migratori per minacciare l'Europa, avrei risposto di no perché è del tutto evidente che un'organizzazione nella pienezza della sua attività non mette a rischio un assetto ‘nobilè, come quello terroristico, dentro un flusso incontrollato e non governabile come quello dei migranti. Ma nel momento in cui si tratta di una fuga individuale, di una diaspora, il rischio che questi singoli soggetti possano unirsi per mimetizzarsi ai flussi migratori diventa un rischio reale", ha spiegato il titolare del Viminale.

In sostanza, dunque, a differenza dello scorso anno, secondo il ministro dell'Interno questa minaccia sarebbe costituita da quelli che comunemente nel gergo giornalistico vengono definiti "lupi solitari". Daesh, sconfitto ormai sul piano militare, potrebbe spingere alcuni militanti a salpare verso l'Europa sfruttando i flussi migratori, ma non si tratterebbe di un piano terroristico "organizzato" dallo Stato Islamico, quanto più di una fuga individuale di alcuni soggetti intenzionati a immolarsi per la causa sferrando attacchi su suolo europeo.

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