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Isee 2025: quando scade quest’anno e come ottenere agevolazioni e bonus

Oggi, 31 dicembre, scade il termine per presentare la certificazione Isee 2024. A breve sarà quindi necessario compilare e presentare l’Isee per il 2025, indispensabile per accedere a bonus e agevolazioni. Ecco quando presentarlo, quali documenti sono richiesti e come richiederlo per ottenere i benefici previsti.
A cura di Francesca Moriero
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Oggi, 31 dicembre, scade il termine per presentare la certificazione Isee 2024, un documento fondamentale per accedere a numerosi benefici fiscali e sociali. Questo significa che, a breve, sarà necessario compilare e presentare l’Isee per il 2025. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) è cruciale per determinare l’accesso e l’importo di vari bonus e agevolazioni, che vengono calcolati sulla base dei parametri reddituali indicati nel certificato. In altre parole, l’ISee permette di capire quali agevolazioni spettano a ciascun cittadino in relazione alla propria situazione economica.

Quando va presentato l’Isee 2025?

Anche se non esiste una data fissa, è importante presentare la certificazione Isee 2025 il prima possibile. Questo è fondamentale per non perdere l’accesso a incentivi statali e per beneficiare di determinati sussidi. La regola generale è quella di completare la presentazione della domanda tempestivamente, in modo da evitare qualsiasi perdita di opportunità.

Isee e Assegno Unico

Per esempio, se si desidera ricevere l’importo completo dell’Assegno Unico, è necessario presentare l’Isee 2025 entro il 28 febbraio 2024. Se non si rispetta questa scadenza, le prime due mensilità dell’Assegno saranno calcolate sulla base dell’Isee 2024, e a partire dal mese di marzo si riceverà soltanto l’importo minimo previsto per legge. Tuttavia, la legge consente di correggere la situazione fino al 30 giugno, con la possibilità di fare un conguaglio successivo. Dopo questa data, invece, si riceverà solo l’importo minimo per il resto dell’anno.

Isee e Dichiarazione Sostitutiva Unica

Per ottenere l’Isee 2025 è necessario compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), un documento che raccoglie tutte le informazioni economiche e familiari necessarie. La DSU contiene i dati anagrafici e reddituali di tutti i membri del nucleo familiare e serve a calcolare l’indicatore Isee. Per compilare correttamente la DSU, è necessario fornire vari documenti, tra questi, il codice fiscale e il documento d’identità del dichiarante, il codice fiscale di tutti i membri del nucleo familiare (compreso, se necessario, quello del coniuge non residente o di un figlio non convivente), il contratto di affitto se si vive in affitto, e altri documenti che possano essere richiesti in base alla propria situazione. Un aspetto cruciale nella compilazione della DSU è la dichiarazione dei redditi percepiti nel secondo anno precedente la domanda. Per il 2025, questo significa fornire i redditi relativi all’anno 2023. Per raccogliere queste informazioni, saranno utili i modelli 730 o Redditi 2024, e per i dipendenti o pensionati, i modelli CU 2024. Inoltre, è necessario fornire anche altre certificazioni relative a redditi esenti da imposta, trattamenti previdenziali o assistenziali, redditi esteri, borse di studio, assegni familiari e altre entrate economiche. Questi dati servono a garantire una corretta valutazione della situazione economica del nucleo familiare.

Una volta inviata la DSU all’INPS, solitamente sono necessari circa 10 giorni per ricevere l’Isee completo. Tuttavia, in alcuni casi, la tempistica potrebbe variare in base alla complessità della documentazione fornita e al carico di lavoro dell’INPS.

Isee e dati patrimoniali

Oltre ai redditi, per determinare l’Isee è fondamentale fornire informazioni sul patrimonio, sia mobiliare che immobiliare. Ciò include depositi bancari, libretti di risparmio, titoli di Stato, azioni, obbligazioni, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e altre tipologie di gestione patrimoniale. Inoltre, se si possiedono immobili o altri beni significativi, questi devono essere dichiarati per ottenere una valutazione precisa dell’indicatore ISEE.

Isee e titoli di Stato

Una novità importante riguardo l’Isee 2025 riguarda anche i titoli di Stato. Secondo la Legge di Bilancio 2024, i BTP, BOT, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale non verranno considerati ai fini del calcolo dell’Isee fino a un limite di 50.000 euro. La norma, sebbene annunciata in precedenza, diventerà effettiva a partire dal 2025, e questa modifica potrebbe influenzare il calcolo del reddito e del patrimonio per molte persone.

Altre informazioni necessarie

Oltre ai dati sopra menzionati, per ottenere un’Isee valido sarà necessario fornire anche estratti conto bancari, la giacenza media annuale dei conti (fino al 31 dicembre 2023), eventuali azioni o quote di società detenute, certificati catastali, atti notarili di successione e informazioni sui veicoli di proprietà. Questi dati contribuiscono a ottenere una valutazione completa del patrimonio del nucleo familiare. Se nel nucleo familiare ci sono persone invalide, sarà necessario allegare il certificato di invalidità, insieme a eventuali documenti relativi alle spese sostenute per il ricovero in strutture residenziali o per l’assistenza personale. Queste informazioni sono rilevanti per ottenere un’agevolazione che tenga conto delle difficoltà economiche derivanti da una situazione di invalidità.

Isee standard e casi specifici

Esistono poi casi specifici che richiedono la presentazione di una certificazione Isee speciale. Tra questi, l’Isee socio-sanitario, l’Isee per l’Università, l’Isee per minorenni con genitori non sposati e non conviventi, e altri casi particolari. Per questi casi, potrebbero essere richiesti ulteriori documenti e informazioni a seconda della situazione specifica.

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