Ira di Meloni sul caso delle presunte indagini contro la sorella Arianna: “Un disegno per colpirmi”
Secondo Giorgia Meloni sarebbe in atto un "disegno" per colpire lei e il governo attraverso "inchieste fantasiose" contro le persone a lei più vicine. Tra queste la sorella Arianna, finita al centro delle polemiche dopo le indiscrezioni, circolate nelle scorse ore, di una presunta inchiesta a suo carico.
A far esplodere la bomba è stato l'editoriale di Alessandro Sallusti – dal titolo ‘Vogliono indagare Arianna Meloni' – in cui il direttore del Giornale ha parlato di un "asse tra giornalisti, sinistre e Procure" intenzionato a far cadere il governo.
Per il momento si tratta solo di rumors, sebbene il giornalista sostenga di aver ricevuto "segnali importanti che dopo Ferragosto sarebbe arrivato un'avviso di garanzia ad Arianna Meloni".
Il reato ipotizzato sarebbe quello di traffico di influenze illecite per la presunta interferenza della sorella della premier nelle nomine Rai e in quelle di altre partecipate. I retroscena sulla possibile regia della numero due di Fdi nelle decisioni relative ai vertici di Viale Mazzini, secondo Sallusti, sarebbero stati alimentati da una "certa stampa" con l'obiettivo di spingere la magistratura ad aprire un'inchiesta, sulla base di una strategia che ricalcherebbe ‘il metodo Palamara'.
Le ipotesi di un ‘complotto' ai danni della premier e del suo governo non sarebbero così inverosimili per Meloni. "Se fosse vero che ora sono passati alla macchina del fango e alla costruzione a tavolino di teoremi per sperare in qualche inchiesta fantasiosa contro le persone a me più vicine, a partire da mia sorella Arianna, sarebbe gravissimo", ha detto da Ceglie Massapica, in Puglia, dove si trova per trascorrere le vacanze estive.
"Purtroppo reputo molto verosimile quanto scritto da Alessandro Sallusti su il Giornale. D’altronde è uno schema visto e rivisto sopratutto contro Silvio Berlusconi: un sistema di potere che usa ogni metodo e ogni sotterfugio pur di sconfiggere un nemico politico che vince nelle urne la competizione democratica", ha continuato Meloni. "Hanno setacciato la vita mia e di ogni persona a me vicina senza trovare nulla per attaccarci".
Dura anche la reazione dei vertici di Fratelli d'Italia. Il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti ha parlato di un "disegno dei "poteri forti per sovvertire il voto" e di un "atteggiamento ossessivo e compulsivo nei confronti di Arianna".
Dal partito della premier dunque, gridano al complotto, con il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli intervenuto a difesa della titolare della segreteria politica di Fdi. "Arianna non ha fatto niente di male, avesse fatto qualche reato sarebbe giusto approfondire e verificare, ma la colpa di Arianna è solo quella di essere sorella di Giorgia", ha dichiarato in un video pubblicato sui suoi profili social.
"L'allarme lanciato da Sallusti non può lasciare indifferenti, nessuno. Chi prova a inquinare la democrazia colpendo Arianna Meloni per minare il Governo democraticamente voluto dagli italiani deve essere isolato, ora, nel palazzo, come è stato isolato dagli italiani nelle urne. Noi non temiamo niente, nessuno. Si rassegnino, non ci faremo condizionare, non ci faremo intimorire, non ci fermeremo, non ci faremo ricattare", ha detto ancora Donzelli che ha accusato "giornali di sinistra e gruppi politici" di aver iniziato a "descrivere Arianna come la grande manovratrice delle nomine del Governo. Ma Arianna non si occupa di nomine, l'abbiamo detto e ripetuto in ogni possibile circostanza. Addirittura però hanno scritto che l'Ad di Terna, la prima donna ai vertici di una partecipata, sarebbe stata piazzata da Arianna perchè sua amica. Peccato che Arianna non l'avesse mai nemmeno incontrata, mai conosciuta".
Tra i partiti accusati di essere i mandanti dell'operazione contro la sorella della premier ci sarebbe soprattutto Italia Viva. In particolare Sallusti ha fatto riferimento alle interrogazioni parlamentari chieste da Raffaella Paita e Maria Elena Boschi, sulla possibile interferenza di Arianna Meloni nelle nomine chiave di Rai e Ferrovie dello Stato.
Ma il leader Matteo Renzi non ci sta e in un lungo post su X ha risposto alle accuse di cospirare contro Meloni. "Le sorelle Meloni vedono i fantasmi? In questa domenica di agosto ci tocca rispondere alle aggressioni di Fratelli d’Italia e alle ansie da complotto della famiglia della Premier", ha scritto.
"Le parlamentari di Italia Viva fanno semplicemente il loro lavoro: fanno l’opposizione. L’opposizione presenta interrogazioni parlamentari, il Governo risponde: in democrazia funziona così", ha ribadito l'ex premier. "Il direttore de Il Giornale, Sallusti, ipotizza un complotto “Vogliono indagare Arianna Meloni”. In soldoni: la magistratura, una parte dei giornali e Italia Viva si sarebbero messi d’accordo per organizzare un complotto e indagare Arianna per traffico di influenze", ha proseguito. "Vi immaginate? Io che organizzo complotti assieme ai giudici (io!) perché arrivi un avviso di garanzia a una delle sorelle della Premier! E ovviamente da stamani quelli di Fratelli d’Italia rilanciano la notizia, a cominciare dal coordinatore Donzelli: segno evidente che è una strategia comunicativa preparata a tavolino".
Per il leader le possibilità sono due. "O le sorelle Meloni sanno qualcosa che noi non sappiamo e allora questa uscita serve ad aprire una polemica preventiva che capiremo nei prossimi mesi oppure il ferragosto pugliese di Giorgia non è andato benissimo e qualche panzerotto è andato di traverso: dentro Fratelli d’Italia c’è troppo nervosismo".
Anche la replica di Paita non s'è fatta attendere. "Ho fatto il mio lavoro di parlamentare: mi sono sempre occupata di trasporti e, di fronte a notizie di stampa sulla partecipazione della sorella della premier a riunioni su alcune nomine, ho chiesto se fossero vere o meno. "Di fronte a un atto legittimo e doveroso, si e' scatenata una ricostruzione da fantascienza di cui non so nulla, ma che dimostra il livello di paranoia che c'è nel governo e in Fratelli d'Italia", ha detto la senatrice ospite a "Radio anch'io" su Rai Radio1.
"C'è grande nervosismo nella destra. È una classe di governo inadeguata, che ogni volta grida al complotto e fa vittimismo. È il tentativo di nascondere i problemi che il governo ha, a cominciare dai trasporti. Sfido chiunque a sostenere che non ci siano ritardi e disagi e che non sia stata una follia programmare i lavori sull'alta velocita' ferroviaria durante la pausa agostana. E poi ci sono i nodi politici, a cui Meloni e tutta la dirigenza di Fd'I rispondono gridando al complotto. Non c'e' alcun complotto, sono un parlamentare che fa il suo dovere", ha concluso.