Ira di Fdi per il bacio di Rosa Chemical a Fedez, ora Meloni vuole cambiare i vertici Rai
Quel bacio sul palco del Festival di Sanremo che Rosa Chemical ha stampato sulla bocca di Fedez alla fine della sua esibizione ha fatto infuriare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e non solo.
L'artista in gara, mentre cantava, si è avvicinato a Fedez, che era seduto in platea, mimando dapprima un atto sessuale, e poi lo ha baciato in bocca alla fine della canzone, un attimo prima che rientrasse in scena da dietro le quinte la moglie Chiara Ferragni. Davanti agli sguardi sorpresi di Amadeus e dell'imprenditrice, co-conduttrice della finale, ha risposto con un sorriso: "Mi è scattato l'amore".
Subito dopo ci sarebbe stato anche un chiarimento tra il rapper e la moglie: in un video che gira tra i social, e che mostra quella che sembra una pausa pubblicitaria all'Ariston, si vede Fedez salire sul palco e i due scambiarsi alcune battute. Ferragni è sorridente e lui allarga le braccia, come a sottolineare di non avere responsabilità dell'accaduto. Intorno a loro, Amadeus e alcuni degli autori del festival, tutti sorridenti, in un clima che sembra sereno. Il video si chiude però con Chiara che invita il marito a seguirla dietro le quinte.
L'episodio non è piaciuto a diversi politici esponenti politici, soprattutto a Fratelli d'Italia, che già aveva criticato Rosa Chemical prima dell'inizio della kermesse: "Blaterano di record di ascolti, ma negli anni hanno perso milioni di spettatori. Del resto, quante persone avete visto alla festa dell'Unità? Basta canone RAI per finanziare la propaganda liberal", ha scritto su Twitter l'ex senatore leghista Simone Pillon.
"Ho amici omosessuali che detestano la volgarità e l’esibizionismo. Ma per qualcuno sono omofobi pure loro. Il clima è quello della caccia alle streghe", ha scritto il senatore Raffaele Speranzon (Fdi).
Sulla vicenda interviene anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: "Quest'anno ho avuto ben poco tempo per seguire il Festival di Sanremo. Mi dispiace però che non da oggi questo grande evento televisivo abbia cambiato pelle. Da manifestazione pensata per valorizzare le splendide canzoni italiane si è progressivamente trasformata in un evento dai connotati ideologici, nel quale non fa notizia la musica ma piuttosto una serie di provocazioni legate all'attualità, tutte orientate in un modo che dispiace ad almeno la metà degli italiani", ha detto in un'intervista a Il Giornale.
Per l'ex premier "è giusto e doveroso che la televisione pubblica si occupi di attualità e di politica, ma questo dovrebbe avvenire nelle sedi appropriate, nel rispetto del pluralismo e del contraddittorio".
"Ovviamente non invoco nessuna censura, non l'ho mai fatto in vita mia, ma questo uso del mezzo televisivo mi pare profondamente sbagliato", ha aggiunto.
L'ex parlamentare di Fi Elio Vito commenta invece ironico: "Domani mi aspetto almeno una interrogazione parlamentare da Fratelli d'Italia".
Meloni infuriata per la foto del viceministro Bignami mostrata da Fedez
Secondo un retroscena del Corriere della Sera da Palazzo Chigi sarebbe trapelato molto più che semplice disappunto per la performance di Fedez, in cui il cantante ha strappato in diretta la foto del viceministro Galeazzo Bignami, che indossava una divisa nazista. Per Meloni quel gesto sarebbe stato "inopportuno" e "pericoloso", perché "prima o poi qualche squilibrato potrebbe passare dalla violenza verbale a quella fisica e colpire uno di noi", è il ragionamento di diversi esponenti del governo. Secondo il retroscena ora Meloni vorrebbe accelerare per un cambio di vertice in Rai, invocando le dimissioni dell'ad Carlo Fuortes. Per Fdi i vertici "hanno perso il controllo dell'azienda". Del resto lo ha dichiarato anche il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi: "Non so quando, ma penso che saranno cambiati i vertici Rai".
Per Meloni i messaggi di Fedez sul governo e contro la ministra Roccella, il tira e molla sull'invito al presidente ucraino Zelensky, sono il segno che la misura è ormai colma.
Lo stesso Bignami si è detto addolorato: "Ho chiesto più volte scusa per quello scatto sbagliato che risale al 2005". Secondo le ricostruzioni del quotidiano La Verità, il direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, mente, perché al contrario di quanto dichiara sarebbe stato informato del contenuto show di Fedez Secondo il quotidiano la Rai sapeva tutto. Per i dirigenti di Fdi, che avrebbero anche ascoltato delle registrazioni, il cantante aveva in programma di mostrare la foto di Bignami a testa in giù, per evocare piazzale Loreto. Ma la provocazione sarebbe sembrata eccessiva alla Rai, per cui Fedez ha ripiegato sul piano B, strappare la foto.
Coletta: "Fedez ha cambiato il testo all'ultimo momento"
"Non accetto una valutazione politica. Gli attacchi omofobi sono la ferita più grande", ha detto in una intervista a Repubblica Stefano Coletta, direttore intrattenimento Prime Time della Rai. "Non posso rispondere di ogni gesto che fa un artista in diretta. Allora dovrei dimettermi ogni giorno. Non è civile. Stiamo qui solo a parlare di questo, degli attacchi della politica, non di un festival che sfiora il 70% di share".
Coletta ha sottolineato che "Nel momento in cui Amadeus ha la libertà editoriale che condivide con me, è la libertà assegnata a ogni artista che sia cantante, attore, conduttrice o conduttore a segnare il percorso. È l'impianto più corretto per procedere". E
rispondendo a una domanda sulla possibilità che la sua poltrona possa vacillare, Coletta non ha dubbi: "Rispetto alla mia poltrona mi auguro fortemente che chi fa un discorso tecnico non sia valutato politicamente. Sarebbe un errore per l'azienda perché le persone sanno discernere l'operato di un dirigente: chi conosce la mia storia conosce la mia trasparenza".
Quanto al caso Fedez, Coletta ha ribadito: "Io e la mia vicedirettrice Lentini abbiamo saputo dell'imminenza della messa in onda che Fedez non avrebbe più portato il testo che ci era stato consegnato da giorni. Il segmento legato alla nave è una parte di sei ore di programma, controlliamo tutto. Abbiamo saputo solo nell'imminenza che si era rifiutato di consegnare il nuovo testo. Per tutte le serate dagli altri abbiamo ricevuto tutti i testi. Solo Fedez ha cambiato all'ultimo minuto".
Tornando agli attacchi ricevuti, Coletta ha detto che poiché "non credo sia stato mai rintracciabile un vulnus nella mia professionalità e non parlo di perfezionismo, ma di un ruolo che ho cercato di incarnare con imparzialità e impegno, la ferita più grande è essere attaccato sul privato, dal punto di vista sessuale. Essere attaccati per l'orientamento sessuale, per demolire la professionalità con letture omofobe è una ferita e niente ti può risarcire".