“Io voto chi mi fa scegliere”, la campagna per una nuova legge elettorale
La bocciatura del referendum elettorale da parte della Consulta non ha stroncato la mobilitazione di chi si sbatte per una nuova legge elettorale che cancelli la "vergogna della porcata di Calderoli&company". L'intenzione è quella di ripartire dal quel milione e 200mila firme raccolte per cancellare o modificare il Porcellum, la legge ideata dall'ex Ministro leghista Roberto Calderoli e varata nel 2005 dal governo Berlusconi. Per questo Valigia blu e Quink hanno lanciato sul web la campagna "Io voto chi mi fa scegliere". I promotori della campagna non intendono suggerire ricette o avanzare proposte, sia ben chiaro. L'obiettivo è quello di "premiare quelle forze politiche che in Parlamento si impegneranno in modo chiaro e netto per permettere ai cittadini di scegliere i loro rappresentanti".
Sono sempre più i cittadini che chiedono alla politica di poter scegliere i propri rappresentanti in Parlamento ed è compito della politica assicurare che questa richiesta sia almeno presa in considerazione. Per i promotori risulta quindi indispensabile un confronto tra la classe politica e i cittadini:
Chiediamo dunque al Parlamento e alla politica di lavorare per aprire quanti più spazi di partecipazione popolare possibili, sia all’interno dei partiti che nelle istituzioni. Perché la sfida del consenso, oggi, si gioca anche sulla qualità della vita democratica nel nostro Paese e su come la classe politica si impegna per migliorarla.
E' possibile aderire alla campagna condividendo su Facebook o su Twitter il post dell'iniziativa e applicando il Picbadge "Io voto chi mi fa scegliere" al proprio profilo sui social network. La proposta è stata formulata, adesso tocca alla politica. La "legge porcata", non piace più a nessuno, neanche alle forze politiche che siedono in Parlamento (almeno ufficialmente…), ma soprattutto mortifica il concetto stesso sovranità popolare e rappresenta un vero e proprio schiaffo ai cittadini che chiedono un ampiamento reale della rappresentanza e l'inclusione attiva nel processo decisionale. Insomma, la mobilitazione per cambiare questa legge è una vera battaglia di civiltà, per restituire dignità al Parlamento e permettere ai cittadini di tornare a scegliere i propri rappresentanti. Una battaglia che fanpage condivide e sostiene in maniera convinta.