Diciamoci la verità, quello che stiamo perdendo è lo spirito sognatore e visionario: quella capacità di andare oltre le apparenze della fredda realtà, quella volontà di rideterminare il concetto di verità, quella passione che ci spinge a non accontentarci del visibile, dell'evidente, ma di scandagliare le zone d'ombra, i misteri della vita e dell'universo. Ci stiamo insomma accontentando di ciò che ci viene mostrato, insegnato anzi imposto e stiamo impedendo al nostro cervello di andare oltre, di riappropriarsi delle proprie facoltà, del giudizio critico, del pensiero immaginifico. Ecco, così di fronte all'uscita della parlamentare del Movimento 5 Stelle Tatiana Basilio, abbiamo immediatamente tutti reagito allo stesso modo: con ironia, sarcasmo, irriverenza. Eppure la Basilio aveva solo confuso un documentario con un "fake", un video fatto con altri scopi e ben altre intenzioni, fino a lanciarsi in una discussione leggermente improbabile:
La notizia è ovviamente rimbalzata su giornali, siti e social network e sicuramente la Basilio non ci ha fatto una bella figura (anche perché, come dire, il suo successivo commento è leggermente improponibile). E insomma, non è che poi ci volesse molto a rendersi conto che il video non fosse un documentario scientifico. E poi magari i deputati potrebbero anche avere altro da fare (vabbeh, questo è populismo in effetti). E poi…ehm, no in effetti più vado avanti e meno riesco a trovarci giustificazioni. Beh, io ci ho provato a difenderti. Forse però in questo caso è meglio riderci su e andare avanti. Per le dissertazioni sullo spirito visionario bisognerà attendere ancora.