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Insulti a Kyenge, Roberto Calderoli condannato a 1 anno e 6 mesi: riconosciuta aggravante razziale

Il senatore leghista Roberto Calderoli è stato condannato a un anno e sei mesi per gli insulti nei confronti dell’ex ministro Cecile Kyenge, definita un “orango”. Riconosciuta anche l’aggravante razziale. “Abbiamo vinto un’altra volta. Il razzismo la paga cara. Anche se la pena è sospesa, è una sentenza incoraggiante “, scrive Kyenge su Facebook.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il senatore della Lega, Roberto Calderoli, è stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi dal tribunale di Bergamo per aver dato dell’orango all’eurodeputata ed ex ministro Cecile Kyenge. Per Calderoli è stato anche riconosciuta l’aggravante razziale durante il processo che si è svolto in seguito alle dichiarazioni del senatore nel luglio del 2013, durante la festa della Lega Nord di Treviglio. L’ex ministro non si è costituita parte civile e non sono previsti risarcimenti di natura economica.

La notizia della condanna di Calderoli è stata confermata anche dalla diretta interessata, Cecile Kyenge, attraverso un post su Facebook: “Abbiamo vinto un'altra volta. Evviva evviva evviva. Il razzismo la paga cara: Roberto Calderoli condannato in primo grado ad un anno e sei mesi per avermi rivolto insulti razzisti”. “Anche se si tratta del primo grado di giudizio, e anche se la pena è sospesa, è una sentenza incoraggiante per tutti quelli che si battono contro il razzismo – scrive l’ex ministro –. Perciò esprimo la mia soddisfazione per questa vicenda: non solo per questioni personali, ma anche perché la decisione del Tribunale di Bergamo conferma che il razzismo si può e si deve combattere per vie legali, oltre che civili, civiche e politiche”.

Kyenge ricostruisce la vicenda nel suo post su Facebook: “Era il 2013 quando di fronte a migliaia di persone fui paragonata ad un orango da Roberto Calderoli, parlamentare della Lega. Un oltraggio che il Tribunale di Bergamo ha definito una diffamazione aggravata dall’odio razziale, e che l'ha sanzionata oggi con una pena di un anno e sei mesi di carcere”. Secondo Kyenge si tratta di “un grande riconoscimento per i pm che avviarono le indagini, dimostrando che lo spazio pubblico non può diventare un terreno di incitamento all'odio razziale. È un grande insegnamento per tutti quelli che hanno avuto e che hanno a che fare con pratiche discriminatorie: il razzismo va condannato ovunque si mostra”. nello stesso post Kyenge pubblica anche una foto di Calderoli e la scritta che riporta la frase rivolta a lei dallo stesso senatore leghista: "Quando vedo Kyenge penso ad un orango".

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