Inps, ora è allarme servizi: servono 2500 nuovi impiegati
È l'AdnKronos a riportare alcuni passaggi preoccupanti del piano triennale (approvato ad aprile) dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Nel documento si analizza la composizione dell'organico dell'ente previdenziale e si evidenziano le lacune e le problematiche future determinate dal sottodimensionamento e dal mancato aggiornamento professionale di una buona fetta degli impiegati. Nel triennio 2014 – 2016, infatti, "acquisiranno i requisiti per il pensionamento 2.405 unità determinando un calo del 7,5 percento rispetto alla consistenza di gennaio 2014"; quota che va aggiunta ai 3000 pensionamenti del biennio precedente e che, per effetto della normativa vigente (blocco del turn over incluso), sarà compensato soltanto da 500 nuove assunzioni.
Organico ridotto, tempi medi di attesa per i servizi Inps in aumento
Carenze di organico che avranno necessariamente ripercussioni sulla qualità e sulla quantità dei servizi offerti dall'Inps, anche in considerazione del fatto che "nel triennio 2014-2016 si configura uno scenario in cui viene superato il limite massimo di produttività pro-capite media mensile del personale" e, di conseguenza, non appare improbabile una "oggettiva difficoltà nel mantenimento della qualità dei servizi erogati ai cittadini connessa soprattutto all'aumento delle giacenze e al prolungamento dei tempi di risposta". In particolare, dunque, si va incontro ad un "peggioramento su tutti i livelli di servizio e sui tempi di risposta dell'istituto, in particolare nell'area dei contributi".
Resta poi la questione della crescita dell'età media del personale impiegatizio (ora a 57,7 anni) che non agevola il mantenimento dei livelli di servizio. Per tali motivi, si legge nel dossier, è necessario prevedere almeno 2000 assunzioni nel prossimo triennio, fino dunque ad arrivare a 2.500 nuovi ingressi.