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Inno di Mameli obbligatorio a scuola. La Lega protesta, ma non è sola

Il provvedimento, già approvato in giugno alla Camera, è legge. Il 17 marzo sarà la “Giornata dell’Unità della Costituzione dell’Inno e della Bandiera”. Il Carroccio non l’ha presa bene ed alcuni leghisti hanno lasciato l’aula. Protestano, però, anche i rappresentanti del mondo scolastico.
A cura di Biagio Chiariello
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Inno di Mameli obbligatorio a scuola. La Lega protesta, ma non è sola

Con 208 voti favorevoli, 14 contrari e due astensioni il Senato ha approvato, in via definitiva, il ddl n. 3366 sull'insegnamento dell'Inno di Mameli (il disegno di legge per insegnarlo nelle scuole era stato approvato dalla Camera a giugno). Palazzo Madama ha dato anche il via libera alla "Giornata dell’Unità della Costituzione dell’Inno e della Bandiera" il 17 marzo, in ricordo del giorno in cui, nel 1861, fu proclamata, a Torino, l'unità d'Italia, favorendo proprio «l'organizzazione di iniziative nelle scuole in vista di una conoscenza effettiva del processo di unificazione italiana» si legge nella nota del Senato.

Protesta la Lega, ma non è sola – Il testo votato porta la firma della deputata Pdl Paola Frassinatti (che fu la prima alla Camera a cominciare la battaglia per lo studio di "Fratelli d'Italia" a scuola) e della collega del Pd Maria Coscia. Lo studio dell'Inno di Mameli entrerà dunque nei programmi didattici. Una decisione che non è piaciuta alla Lega. Suoi sono i 14 voti contrari, anche se molti esponenti del Carroccio hanno abbondato l'aula per protesta al momento del voto. In precedenza i leghisti avevano presentato senza successo delle pregiudiziali di costituzionalità per tentare di bloccare il testo.
Ma le critiche al provvedimento arrivano anche dallo stesso universo della scuola: «C'è ma molto da ridire sul metodo – commenta il presidente del'Associazione nazionale dei presidi Giorgio Rembado all'agenzia Agi – È una visione ottocentesca. Il fatto che il Parlamento si occupi dei contenuti dell'insegnamento è anacronistico e sbagliato».

"Inno di Mameli poco conosciuto" – Lo scopo che si prefigge la legge – ha ricordato in Aula la relatrice, sen. Garavaglia – è volto a ricordare le origini dell'inno, nato nel 1948, in un periodo particolare della storia italiana. Il Senato sottolinea che:

il cosiddetto «Canto agli italiani», scritto da Mameli e musicato da Novaro, non è purtroppo conosciuto appieno dagli italiani e pertanto si prevede che dall'anno scolastico 2012/2013 nelle scuole di ogni ordine e grado siano organizzati percorsi didattici ed iniziative per informare sul significato del Risorgimento e sulle vicende che hanno condotto all'Unità nazionale. Tali iniziative saranno svolte nell'ambito delle attività finalizzate all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione».

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