Innalzato a 35 anni il limite per i laureati per partecipare ai concorsi delle Forze Armate
Novità nel settore militare: a fine giugno scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto legislativo che introduce alcune modifiche sulla riorganizzazione delle carriere militari. Il decreto legislativo numero 94 del 29 maggio prevede alcuni cambiamenti per gli aspiranti ufficiali: è stato innalzato il limite per partecipare ai concorsi rivolti ai civili, in possesso di una laurea in una disciplina di particolare interesse per le Forze Armate. Per un giovane laureato, a esempio in psicologia o giurisprudenza, aumentano quindi le opportunità di carriera. Sarà possibile candidarsi per entrare a far parte dei corpi dell'Esercito, della Marina Militare o dell'Aeronautica, fino all'età di 35 anni. Fino ad ora la soglia fissata per la partecipazione alle selezione degli ufficiali era 32 anni.
In particolare la modifica riguarda gli articoli 652, 655 e 658 del codice dell'ordinamento militare, sui limiti di età per partecipare ai concorsi pubblici.
Come è scritto nel dossier del Servizio studi del Senato sul decreto legislativo, a proposito dell'"Alimentazione straordinaria dei ruoli normali", l'innalzamento viene fatto "allo scopo di ampliare il bacino dei possibili candidati e uniformare il limite di età con quello previsto per la partecipazione al concorso straordinario per i ruoli speciali di cui all’articolo 658 del Codice". Con l'espressione ruolo "normale" ci si riferisce a quegli ufficiali che provengono dalle Accademie o che sono reclutati attraverso i concorsi pubblici destinati ai laureati. La differenza principale tra un ufficiale che appartiene al ruolo "normale" e un ufficiale del ruolo "speciale" (cioè un ruolo tecnico) riguarda l'avanzamento di carriera: nel primo caso gli step sono più rapidi e si possono raggiungere i massimi gradi.
Tradotto: nel caso in cui dovessero crearsi posti vacanti in alcune categorie delle Forze Armate, come medici o fisici, per colmare le carenze nell'organico, potranno partecipare anche giovani che non abbiano compiuto il 35esimo anno di età, in possesso almeno di una laurea triennale.