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Ingroia: “Tra due o tre legislature, non tornerò a fare il magistrato”

Il leader di Rivoluzione Civile prende parte alla prima serata di Rai2 dedicata alla campagna elettorale. Ribadisce i punti principali del programma e, nel finale, annuncia che non tornerà a fare il magistrato dopo l’esperienza politica.
A cura di Andrea Parrella
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Antonio Ingroia presenta la lista di Rivoluzione Civile

Il leader di Rivoluzione Civile è stato ospite dello spazio di tribuna politica su Rai2, in prima serata. Dopo la notizia di ieri della volontà di denunciare Berlusconi per la lettera inviata ad alcuni cittadini con le indicazioni sul rimborso dell'Imu, Ingroia ribadisce la posizione del suo movimento rispetto alla probabile composizione del prossimo governo: "Bersani governerà sicuramente con Monti". Ribadisce la preferenza di Rivoluzione Civile per il candidato alla presidenza per la Repubblica, stima Fo ma non lo ritiene e punterebbe su una persona di alto profilo e competente come Zagrebelsky. Ma è sul finire della trasmissione che Ingroia conferma un'affermazione rilevante anticipata qualche giorno fa. Prima rivendica che non troverebbe nulla di strano nel tornare a fare il proprio lavoro dopo l'esperienza politica, sulla scorta di un esempio nobile:

C’è stato un lavaggio del cervello berlusconiano su questo. Tutto quello che so è pubblico. Ho un esempio: Cesare Terranova, giudice antimafia, si candidò al Partito Comunista Italiano con una sola legislatura, dopo di che, esaurita la sua attività, tornò al suo stesso posto a Palermo. Non ci furono reazioni dal DC e dalla destra. Solo la mafia reagì e lo uccise.

Poi però dichiara con decisione che lui non seguirà lo stesso percorso, evidentemente per il peso della polemica che ne deriverebbe se ciò accadesse:

Tra due e tre legislature, non tornerò a fare il magistrato a Palermo.

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