Ingroia rompe gli indugi: ci sarà alle prossime elezioni
La notizia era nell'aria da tempo, ora cominciano ad arrivare le prime conferme, seppur ancora indirette: il magistrato Antonio Ingroia con ogni probabilità si candiderà alle imminenti elezioni politiche. È infatti di poche ore fa la notizia della richiesta di aspettativa per "motivi elettorali", che si aggiunge alla firma del manifesto "Io ci sto", iniziativa lanciata dal Movimento arancione di cui il magistrato sembrerebbe essere il leader in pectore. Del resto, già il 12 dicembre Ingroia aveva partecipato in videoconferenza alla kermesse del Teatro Eliseo, durante la quale il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris aveva ufficializzato la nascita del Movimento Arancione e soprattutto reso esplicita la volontà di partecipare alle prossime elezioni politiche.
L'adesione al Manifesto è dunque l'ultimo passaggio di un cammino già anticipato e riflette evidentemente la volontà di Ingroia di partecipare direttamente alla contesa politica. D'altro canto, i promotori del manifesto si definiscono "l'espressione della societa' civile e della politica pulita che vuole costruire un'alternativa di governo al berlusconismo e alle scelte liberiste: economiche, sociali e culturali del governo Monti". E rilanciano un'alternativa di Governo che si costruisce con una forza riformista che ha il coraggio di un proprio progetto per uscire dalla crisi e rilanciare l'Italia finalmente liberata dalle mafie e dalla corruzione". Un programma articolato in 10 punti, le "ragioni – guida per un serio governo riformista e democratico", cui aderisce dunque anche il magistrato "esule" in Guatemala. E proprio dal Nuovo Continente tornerà Ingroia per l'assemblea degli aderenti all'iniziativa "Io ci sto", data nella quale presumibilmente ufficializzerà la sua candidatura a leader del "Quarto Polo".
