Influenze illecite, la Procura ha chiesto l’archiviazione per Beppe Grillo e l’armatore della Moby
La Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per Beppe Grillo e Vincenzo Onorato, armatore della compagnia di navigazione Moby Spa, nel caso sul presunto traffico di influenze illecite. Le indagini si erano concluse a marzo dell'anno scorso. L'ipotesi era che il garante del Movimento Cinque Stelle avesse usato le sue relazioni con gli esponenti del partito per orientare la le loro attività politiche "in senso favorevole agli interessi del gruppo Moby", commettendo appunto "un'illecita mediazione". In cambio avrebbe stretto contratti pubblicitari sul suo blog tra il 2018 e il 2019: i pm Cristiana Roveda e Maurizio Romanelli hanno però chiesto l'archiviazione del caso.
Nella lente della Guardia di Finanza erano finiti circa 240mila euro, che sarebbero stati frutto di un "accordo di partnership" tra la Moby e la Beppe Grillo Srl per "contenuti redazionali" nonché l'organizzazione di un comizio elettorale a Torre del Greco il 12 agosto 2018. Secondo l'iniziale valutazione dei pm, il fondatore avrebbe inoltrato delle richieste dell'armatore – suo amico di vecchia data – anche a diversi ministri del governo Conte I, come Luigi Di Maio, Danilo Toninelli e Stefano Patuanelli, con l'obiettivo non solo di "rappresentare ai propri referenti politici in modo trasparente le esigenze e gli interessi" della Moby Spa, ma per consentire alla società "un indebito vantaggio patrimoniale".
Nella fase di indagine, i pm avevano anche acquisito una serie di conversazioni che avrebbero provato, secondo l'accusa, come Grillo si sarebbe operato "per promuovere l'autorizzazione necessaria per dare efficacia agli sgravi fiscali previsti" per le navi "di trasporto per tratte di media o breve distanza sulle coste italiane od europee che avessero assunto esclusivamente personale italiano o comunitario". Dalla chiusura delle indagini alla notizia della richiesta di archiviazione è passato un anno. L'istanza dovrà essere valutata dalla giudice per le indagini preliminari Tiziana Gueli.