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Indicazioni di voto ai Viking della Juve a favore di candidati Pdl, la denuncia del Pd: ‘Milano nelle mani degli ultras’

Strani personaggi vicini agli ultras della Juventus milanese sostengono il candidato di Silvio Berlusconi al consiglio comunale di Milano,Marco Clemente, per le elezioni comunali 2011. Nuovi problemi per il sindaco Letizia Moratti, il Pdl lombardo è già nel caos per i manifesti di Roberto Lassini contro le Br in Procura.
A cura di Alessio Viscardi
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Strani movimenti all'ombra della Madonnina in vista delle elezioni comunali di Milano 2011, gli ultras della Juventus inviano mail in cui chiedono di votare per il candidato del Pdl, Marco Clemente. Il testo della missiva è: “Ciao, sono Christian, sto sostenendo la candidatura di Marco Clemente a consigliere comunale per le elezioni amministrative di Milano del maggio 2011. Stiamo raccogliendo voti sicuri, tra tutte le persone che si conoscono”. La lettera prosegue sottolineando la serietà della questione, tanto che “Christian” sta seguendo di persona la candidatura dell'esponente del Pdl lombardo. Destinatari sono tutti gli ultras milanesi della Juventus, in allegato vi si trova una scheda su cui scrivere i propri dati anagrafici (nome e cognome, indirizzo, ecc…). L'obiettivo è chiaro: garantire moltissime preferenze al candidato al consiglio comunale, Marco Clemente.

Fin qui le elezioni 2011, ma la squadra mobile di Milano è convinta che alle elezioni politiche del 2008 ci sia già stato un interessamento del boss di ‘ndrangheta, Salvatore Barbaro, al fine di far votare Pdl nel capoluogo lombardo. Oggi a capo dei Viking della Juventus c'è Loris Gracini, uomo vicino alla mafia e alla ‘ndrangheta, che nel 1998 diede luogo in viale Faenza ad una sparatoria sanguinosa per poi finire coinvolto in un'inchiesta per tentato omicidio. Altro personaggio centrale tra gli ultras è Giancarlo Lombardi, detto Sandokan, vicino all'estrema destra milanese. Alle scorse elezioni regionali, i due sostennero la candidatura di Angelo Giammario, uomo di Berlusconi nel consiglio della Lombardia.

Il candidato al comune di Milano, Marco Clemente, non è indagato, anche se il suo nome compare nelle informative diramate dalla Polizia – come ha scoperto Il Fatto Quotidiano. In un'inchiesta condotta nel luglio scorso sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta al nord, il suo nome è accostato a quello di Loris Grancini. Questo porta Enrico Farinone, deputato milanese del Pd, a denunciare: “Dopo il caso Lassini i moderati del PdL dovranno pensare a come superare un partito che è ormai nelle mani degli ultras e che di moderato ormai non ha più nulla. Ecco perché Letizia Moratti, al di là dei suoi demeriti, perderà il consenso dei moderati milanesi. A questi Pisapia e il Pd devono rivolgersi con più convinzione perchè il terreno per il dialogo è ormai fertile”.

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