Indennizzi per danni da vaccino Covid, via libera del governo nel decreto Sostegni
Arrivano 150 milioni di euro per risarcire chi ha subito danni causati dal vaccino contro il Covid. Il governo ha appena varato il nuovo decreto Sostegni, che comprende più di un miliardo e mezzo per le attività più colpite dalla pandemia. Scorrendo gli articoli della bozza, però, si legge di un fondo ad hoc costituito per gli indennizzi a chi ha avuto danni dopo la vaccinazione contro il Covid. Sono previsti 50 milioni per quest'anno e 100 per il prossimo. A decidere le modalità e chi ne avrà diritto sarà un successivo decreto del ministro della Salute e di quello dell'Economia.
Nel testo della bozza, si legge:
All’articolo 1 della legge 25 febbraio 1992, n. 210, dopo il comma 1, è aggiunto il seguente: “1-bis. L’indennizzo di cui al comma 1 spetta, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge, anche a coloro che abbiano riportato lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, a causa della vaccinazione anti Sars-CoV2 raccomandata dall’autorità sanitaria italiana.” All’onere, valutato in 50 milioni di euro per l’anno 2022 e in 100 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023, si provvede XXX. Con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le modalità di monitoraggio annuale delle richieste di accesso agli indennizzi e dei relativi esiti.
Esulta la Lega, che commenta con i ministri Giorgetti, Stefani e Garavaglia: "La nostra proposta finalmente viene accolta". I tre esponenti del Carroccio esprimono la loro "soddisfazione" per il via libera a un fondo indennizzi "per i vaccini non obbligatori" come quelli contro il Covid. Anche dal Partito Democratico si accoglie con soddisfazione il passaggio del decreto: "È una buona cosa – commentano i senatori dem Dario Parrini, Simona Malpezzi e Valeria Valente – È importante perché in questo modo si toglie un altro alibi all'indegno armamentario propagandistico dei No Vax e perché si recepisce sul piano normativo un orientamento nettamente fissato dalla Corte Costituzionale in diverse sue recenti sentenze, secondo le quali ai fini di eventuali indennizzi non è legittimo discriminare tra vaccinazioni obbligatorie e vaccinazioni raccomandate".