Incidenza, terapie intensive e ricoveri: i dati Iss, le Regioni a rischio zona gialla entro Natale
La zona gialla, ormai, è più che un'ipotesi. Per diverse Regioni potrebbe scattare già la settimana del 29 novembre, ma per ora, anche la prossima settimana, tutta l'Italia rimarrà in zona bianca. Si tratta di una condizione temporanea e per capirlo basta scorrere i dati del monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di oggi. L'incidenza a livello nazionale è cresciuta ancora, passando da 78 casi ogni 100mila abitanti della scorsa settimana a 98. Sono rimaste solo tre Regioni sotto la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti, superata la quale si entra in zona gialla. Ma non basta oltrepassare quel limite. Per cambiare colore bisogna superare anche il 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva e il 15% in area medica e, anche questa settimana, nessuna Regione li ha superati entrambi. È solo questione di tempo, perché gli ospedali si stanno riempiendo nuovamente e soprattutto perché l'aumento dell'incidenza non si ferma.
Incidenza, ricoveri e terapie intensive: i dati del monitoraggio Iss
La tabella degli indicatori decisionali, ovvero quelli che determinano quali Regioni possono cambiare colore, è come sempre allegato al monitoraggio Iss del venerdì. I parametri da guardare sono tre: incidenza, occupazione delle terapie intensive e dell'area medica. Come è possibile vedere dalla tabella, nessuna Regione ha superato contemporaneamente tutti e tre i valori fissati per l'ingresso in zona gialla – 50 casi ogni 100mila abitanti per l'incidenza, 10% per le terapie intensive e 15% per l'area medica – e perciò anche la prossima settimana l'Italia sarà interamente in zona bianca. Guardando i dati, però, è evidente che gli indicatori sono tutti in forte crescita rispetto alle settimane scorse. L'aumento dell'incidenza ha portato con il tempo al riempimento degli ospedali.
Le Regioni che passeranno in zona gialla entro Natale
A questo punto, sempre guardando la tabella, si vede che il Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Bolzano hanno sfiorato la zona gialla e sono salvi per un soffio: il Friuli è a 289,3 nell'incidenza (ben oltre i 50), al 13,1% in terapia intensiva (sopra il 10%) e al 14,8% in area medica, ad appena lo o,2% di distanza dai quindici punti percentuali e quindi dalla zona gialla; discorso quasi identico per Bolzano, che ha addirittura 406,0 di incidenza, 11,3% in terapia intensiva e 14,2% in area medica, anche in questo caso la Provincia autonoma è salva per i ricoveri più bassi di un soffio. Salvo una netta inversione di tendenza, che oggi sembra improbabile, il prossimo monitoraggio Iss deciderà il passaggio in zona gialla di Friuli e Provincia di Bolzano, a partire da lunedì 29 novembre.
Per capire chi andrà in zona gialla entro Natale bisogna guardare l'incidenza che, come si è verificato nuovamente nelle ultime settimane, è il primo indicatore a salire, seguito dai ricoveri. Perciò attenzione massima su Marche, Valle d'Aosta e Veneto, dove l'incidenza sta crescendo più rapidamente e dove gli ospedali, presto, potrebbero riempirsi di nuovo.