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Incidenza, terapie intensive e area medica: i dati del monitoraggio Iss Regione per Regione

L’incidenza cresce ovunque, con la pressione sugli ospedali che aumenta in molte Regioni, sia in area medica che in terapia intensiva. Vediamo i dati dell’Iss.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Incidenza, occupazione di terapie intensive e aree mediche sono in peggioramento praticamente in tutta Italia. Il quadro restituito dal monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di oggi è chiaro: la situazione si fa sempre più difficile, con i casi di Covid che aumentano e la pressione sulle strutture ospedaliere che continua a crescere. Per questo da lunedì altre tre Regioni e una Provincia autonoma passeranno in zona gialla, ma sembra essere solo l'inizio. Dai dati che riporta la tabella con gli indicatori decisionali – che determinano il cambio di colore delle Regioni – si capisce chiaramente che nelle prossime settimane l'Italia diventerà più gialla che bianca. Vediamo i numeri nel dettaglio.

Come cresce l'incidenza di casi Covid Regione per Regione

L'incidenza di casi Covid da non superare per finire in zona gialla è 50 ogni 100mila abitanti. Al momento solo il Molise è sotto la soglia. Tuttavia per cambiare colore bisogna superare tutti e tre i parametri, perciò molte Regioni sono rimaste bianche. Ciò non vuol dire che la situazione non sia allarmante. In quasi tutte le Regioni l'incidenza cresce molto velocemente. Per segnalare le due più repentine: il Veneto è a 498,9 casi ogni 100mila abitanti (dai 365,5 della scorsa settimana), la Basilicata a 124,2 da 58,6. Ma più in generale il dato è ovunque in aumento, anche considerando che a livello nazionale è passato da 176 a 241. Nelle zone che avevano registrato per prime il picco maggiore, però, il dato si è stabilizzato, anche se altissimo: in Friuli Venezia Giulia è a 376,8 (378,0 settimana scorsa) e la Provincia di Bolzano è a 566,8 (556,1 settimana scorsa, mantenendo comunque il valore più alto d'Italia).

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Terapie intensive e area medica, chi rischia la zona gialla a Capodanno

Se l'incidenza preoccupa moltissimo, perché è l'indicatore del numero dei contagi da Covid che continuano a crescere, anche terapie intensive e ricoveri in area medica sono da tenere sotto controllo. E non solo perché determinano il passaggio in altre zone colorate. La saturazione degli ospedali è la maggiore preoccupazione degli esperti, visto quanto accaduto soprattutto durante la prima ondata. In area medica il valore più alto lo registra ancora il Friuli Venezia Giulia con il 22,6% dei posti letto occupati, seguito da Calabria (20,8%), Valle d'Aosta (18,2%), Liguria (17,9%) e Provincia di Trento (17,6%). In terapia intensiva, invece, il tasso di occupazione più elevato si registra nella Provincia di Trento (21,1%), seguita da Friuli Venezia Giulia (18,3%), Provincia di Bolzano (18,0%) e Marche (16,7%). Diverse Regioni sono al limite della zona gialla e nelle prossime settimane potrebbero cambiare colore: i limiti da non superare – a parte i 50 casi ogni 100mila abitanti dell'incidenza, che praticamente hanno già oltrepassato tutti – sono il 10% dei posti occupati in terapia intensiva e il 15% in area medica.

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