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Incidenza in calo, si scende sotto soglia dei 50 casi: quali Regioni rischiano ancora zona gialla

Gli ultimi dati Agenas sull’incidenza settimanale dei contagi vedono a livello nazionale una discesa al di sotto della soglia critica rappresentata dai 50 casi ogni 100mila abitanti. Restano, comunque, a rischio zona gialla alcune Regioni: vediamo quali, anche sulla base dei dati su ricoveri in terapia intensiva e in area medica.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’incidenza scende al di sotto dei 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, i ricoveri in area medica e in terapia intensiva sono in calo in quasi tutte le Regioni e la zona gialla si allontana per quasi tutti i territori. Restano, però, a rischio alcune Regioni, a partire dalla Calabria. Gli ultimi dati rilasciati sono quelli di Agenas, relativi al 19 settembre: a livello nazionale si resta al 6% di occupazione in terapia intensiva e al 7% nell’area non critica. La novità riguarda l’incidenza, analizzata sulla settimana che va dal 13 al 19 settembre: si scende sotto la soglia dei 50 (esattamente 49,86), ovvero quella ritenuta critica e sotto la quale si riesce a garantire un corretto tracciamento dei contatti dei positivi. Il dato è in discesa rispetto al 58,69 della settimana precedente.

I dati sull’incidenza settimanale Regione per Regione

A livello nazionale, quindi, l’incidenza settimanale scende al di sotto dei 50 casi ogni 100mila abitanti. Vediamo le cifre Regione per Regione:

  • Abruzzo 39,26
  • Basilicata 50,07
  • Calabria 70,96
  • Campania 43,71
  • Emilia-Romagna 60,28
  • Friuli-Venezia Giulia 54,47
  • Lazio 40,01
  • Liguria 41,84
  • Lombardia 33,20
  • Marche 50,97
  • Molise 15,97
  • Bolzano 79,79
  • Trento 41,99
  • Piemonte 35,86
  • Puglia 30,53
  • Sardegna 35,62
  • Sicilia 90,95
  • Toscana 68,57
  • Umbria 54,93
  • Valle d’Aosta 23,19
  • Veneto 65,97

Il dato dell’incidenza è in calo quasi ovunque e resta superiore ai 50 – ovvero il limite sopra il quale si rischia la zona gialla – in pochi territori: Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Bolzano, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

I dati regionali su terapie intensive e ricoveri

Anche i dati su ricoveri e terapie intensive, stando alle cifre fornite da Agenas, sono tendenzialmente in calo negli ultimi giorni. Ricordiamo che si entra in zona gialla in caso di incidenza sopra i 50, ma anche di occupazione oltre il 10% delle terapie intensive e sopra il 15% in area medica. Vediamo i dati per ogni territorio, considerando che la prima cifra è quella delle terapie intensive e la seconda riguarda i ricoveri in area non critica:

  • Abruzzo 3% – 6%
  • Basilicata 3% – 14%
  • Calabria 9% – 17%
  • Campania 4% – 9%
  • Emilia-Romagna 5% – 5%
  • Friuli-Venezia Giulia 6% – 4%
  • Lazio 6% – 7%
  • Liguria 3% – 5%
  • Lombardia 4% – 7%
  • Marche 10% – 6%
  • Molise 6% – 3%
  • Bolzano 9% – 4%
  • Trento 1% – 3%
  • Piemonte 4% – 3%
  • Puglia 4% – 7%
  • Sardegna 9% – 12%
  • Sicilia 11% – 18%
  • Toscana 9% – 7%
  • Umbria 7% – 7%
  • Valle d’Aosta 3% – 2%
  • Veneto 5% – 4%

Quali Regioni rischiano la zona gialla

Stando a questi dati sono sempre meno le Regioni che rischiano il passaggio in zona gialla. Sicuramente resta ancora con dati da giallo la Sicilia, dove si registra però un calo sia nei reparti di rianimazione che in quelli di area medica, con valori che si avvicinano a quelli sotto la soglia. In calo anche i numeri della Sardegna, dove si è al di sotto di entrambe le soglie e con un trend positivo che sembra scongiurare l’uscita dalla zona bianca. Resta in bilico la Calabria, salvata per un soffio nell’ultima settimana e ora al di sotto del valore soglia delle terapie intensive (è al 9%, mentre per i ricoveri il limite viene superato). L’altra Regione che ha superato una delle due soglie si attesta al 10% di occupazione in terapia intensiva: si tratta delle Marche. In questo caso, però, la zona gialla è lontana considerando che l’occupazione dei reparti in area medica si ferma al 6%.

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